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Crollo shock: le banche europee perdono 50 miliardi in cinque giorni

La crisi politica in Francia e le decisioni della BCE hanno innescato una perdita senza precedenti per le principali banche europee, con ripercussioni su tutto il mercato finanziario.
  • Le principali banche europee hanno perso complessivamente 50 miliardi di euro in soli cinque giorni.
  • Lo spread tra i titoli di Stato francesi (OAT) e i Bund tedeschi ha superato i 60 punti base, il livello più alto da ottobre scorso.
  • Il deficit di bilancio francese è salito al 5,5% nel 2023, con previsioni che rimarrà sopra il 3% del PIL fino al 2027.
  • Il nuovo benchmark a 15 anni dell'Unione Europea ha raccolto ordini per oltre 37 miliardi di euro, con una cedola del 3,375%.

Negli ultimi giorni, il panorama economico europeo è stato scosso da una serie di eventi che hanno portato le principali banche del continente a perdere complessivamente 50 miliardi di euro in soli cinque giorni. Questo drammatico calo è stato innescato da una combinazione di fattori, tra cui l’incertezza politica in Francia e le recenti decisioni della Banca Centrale Europea (BCE).

La situazione in Francia ha avuto un impatto significativo sui mercati. Il presidente Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni, previste per il 30 giugno e il 7 luglio. Questa mossa è stata una risposta alla crescente popolarità del Rassemblement National di Marine Le Pen, che ha portato a un aumento della volatilità sui mercati finanziari. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato francesi a dieci anni (OAT) e i Bund tedeschi ha superato i 60 punti base, un livello che non si vedeva da ottobre dell’anno scorso.

La decisione di Macron ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla possibilità che un nuovo governo possa non voler portare avanti la politica di rigore di bilancio intrapresa dall’attuale esecutivo. Moody’s ha sottolineato che il voto lampo aumenta i rischi per gli sforzi della Francia di ridurre il deficit di bilancio, che è scivolato fuori rotta. Nel 2023, il deficit francese è salito al 5,5%, e si prevede che rimarrà al di sopra del 3% del PIL fino al 2027. Il rapporto debito/PIL è destinato a crescere dall’attuale 109% al 112% nel 2027.

Il Futuro di OAT e BTP

Il futuro dei titoli di Stato francesi (OAT) e italiani (BTP) è strettamente legato all’andamento della politica fiscale e alle decisioni della BCE. Secondo J.P. Morgan, l’andamento dello spread tra OAT e Bund dipenderà dalla politica fiscale del nuovo esecutivo francese. Se il Rassemblement National adotterà una politica prudente, lo spread oscillerà tra 50 e 60 punti base. Tuttavia, se l’approccio sarà più aggressivo, potrebbero rivedersi i picchi di 80 punti base.

La Commissione Europea potrebbe intervenire per riportare la Francia sulla retta via, decidendo l’apertura di una procedura di deficit eccessivo nei confronti della Francia e di altri Paesi europei che hanno sforato le regole di stabilità. L’instabilità francese ha ripercussioni sull’intera Europa, influenzando anche l’asse franco-tedesco e la politica comune europea.

In Italia, lo spread tra BTP e Bund è salito a quota 150 punti base, un livello che non si vedeva da gennaio scorso. Secondo Morgan Stanley, entro il terzo trimestre lo spread potrebbe attestarsi intorno ai 150 punti base, per poi salire sopra i 200 punti base all’inizio del 2025. La differenza sarà determinata dalla risposta alle nuove emissioni di titoli di Stato italiani da parte del pubblico retail e degli investitori istituzionali esteri.

Nuove Emissioni di Bond Governativi e Corporate

La recente volatilità sui mercati ha avuto un impatto significativo anche sulle nuove emissioni di bond governativi e corporate. La settimana è stata caratterizzata da diversi collocamenti di successo, nonostante il contesto incerto.

L’Unione Europea ha collocato un nuovo benchmark a 15 anni per sei miliardi di euro, con ordini che hanno superato i 37 miliardi. La cedola è stata fissata al 3,375%, con un prezzo d’emissione a 98,818 e un rendimento a scadenza del 3,47%. Anche la Gran Bretagna ha registrato un record di richieste per il nuovo Gilt decennale, con una cedola del 4,25% e un’offerta di 11 miliardi di sterline.

Tra le emissioni corporate, EDF ha proposto un triplo green deal su scadenze a sette, 12 e 20 anni, con performance ottime sul grey market. Webuild ha organizzato un roadshow con investitori per valutare le condizioni di mercato in vista dell’emissione di obbligazioni senior non garantite a tasso fisso, raccogliendo 500 milioni di euro con una cedola fissa annua del 5,375%.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la recente volatilità sui mercati finanziari europei è stata innescata da una combinazione di fattori politici ed economici. La decisione del presidente francese Macron di sciogliere il Parlamento ha aumentato l’incertezza politica, influenzando negativamente i mercati. Allo stesso tempo, le decisioni della BCE e le nuove emissioni di bond governativi e corporate hanno contribuito a un contesto di elevata volatilità.

Per comprendere meglio questi eventi, è utile considerare alcune nozioni di economia e finanza. Una nozione base è il concetto di spread, che rappresenta la differenza di rendimento tra due titoli di Stato. In questo caso, lo spread tra OAT e Bund e tra BTP e Bund è un indicatore chiave della percezione del rischio da parte degli investitori.

Una nozione avanzata è il quantitative easing (QE), una politica monetaria non convenzionale utilizzata dalle banche centrali per stimolare l’economia. La BCE ha utilizzato il QE per acquistare titoli di Stato e corporate, influenzando i rendimenti e la liquidità del mercato. Tuttavia, con l’attuale politica monetaria restrittiva, la BCE sta riducendo gli acquisti, aumentando la pressione sui mercati obbligazionari.

Questi eventi ci ricordano l’importanza di monitorare attentamente le dinamiche politiche ed economiche, poiché possono avere un impatto significativo sui mercati finanziari e sulle decisioni di investimento.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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