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Come i nuovi dazi di Trump stanno trasformando le strategie energetiche dell’ue?

Scopri come l'annuncio dei dazi commerciali statunitensi spinge l'Unione Europea a rivedere le sue politiche di importazione energetica, con un focus sul gas naturale liquefatto americano.
  • L'annuncio di nuovi dazi commerciali dal 1° febbraio ha portato a un aumento del 25% sulle importazioni dagli Stati Uniti verso diversi paesi.
  • La Germania ha registrato un avanzo commerciale di 85,3 miliardi di euro nei primi 11 mesi del 2024, rendendola particolarmente vulnerabile ai nuovi dazi.
  • Le importazioni di gas naturale liquefatto dall'America verso l'Europa sono aumentate del 30% solo a gennaio, segnando un cambiamento strategico nelle fonti di approvvigionamento energetico.

L’annuncio dell’amministrazione Trump di introdurre nuovi dazi commerciali ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i partner commerciali degli Stati Uniti. A partire dal 1° febbraio, le importazioni da Canada, Messico e Cina potrebbero subire un incremento tariffario rispettivamente del 25% e del 10%, come risposta alle politiche di controllo alle frontiere e al commercio di sostanze illegali. L’Unione Europea, con un surplus commerciale significativo nei confronti degli Stati Uniti, si trova a dover affrontare la minaccia di ulteriori dazi. Secondo i dati Eurostat, la Germania ha registrato un avanzo commerciale di 85,3 miliardi di euro nei primi 11 mesi del 2024, seguita da Irlanda e Italia. In questo contesto, l’UE sta valutando l’opportunità di incrementare le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) e petrolio dagli Stati Uniti per evitare l’impatto negativo dei dazi.

L’Importanza Strategica del Gas Naturale Liquefatto Americano

L’Europa ha visto un aumento significativo delle importazioni di GNL dagli Stati Uniti, con un incremento del 30% nel solo mese di gennaio. Questo trend è stato favorito dalla riduzione delle forniture di gas russo attraverso i gasdotti, a causa del conflitto in Ucraina. Attualmente, circa il 20% del gas importato in Europa arriva via nave, e gli Stati Uniti si avviano a diventare il principale fornitore. Il costo del GNL americano, sebbene più elevato rispetto a quello trasportato via terra, rappresenta una soluzione strategica per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. Il prezzo del GNL americano si aggira intorno ai 25 euro per megawattora, un valore competitivo rispetto al mercato europeo.

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  • 👎 Trump & dazi: un costo eccessivo per l'energia in UE......
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La Fine del Gas a Basso Costo negli Stati Uniti?

Negli Stati Uniti, il panorama energetico sta subendo cambiamenti significativi. La politica “drill baby drill” promossa da Trump mira a massimizzare la produzione di petrolio e gas, ma la crescente domanda interna e le ambizioni di esportazione potrebbero segnare la fine del gas a basso costo. La capacità di esportazione di GNL è aumentata da 12 a oltre 15 miliardi di piedi cubi, con previsioni di raddoppio entro il 2028. Tuttavia, l’aumento delle esportazioni potrebbe ridurre l’offerta interna, spingendo i prezzi verso l’alto. La domanda energetica statunitense è destinata a crescere, in parte a causa dello sviluppo delle infrastrutture per l’intelligenza artificiale, con le centrali a gas che rappresentano una quota significativa della produzione di elettricità.

Un Nuovo Capitolo nelle Relazioni Internazionali

Il primo incontro tra il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba e il presidente Donald Trump, previsto per il 7 febbraio, rappresenta un’opportunità per rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza nazionale ed economia. Ishiba intende sottolineare l’impegno del Giappone nel condividere le responsabilità come alleato degli Stati Uniti, in un momento in cui la Cina intensifica le sue attività nel Mar Cinese Meridionale e Orientale. Durante l’incontro, si discuterà anche di possibili aumenti delle importazioni di gas naturale di scisto dagli Stati Uniti, in linea con l’annuncio di Trump di incrementare la produzione di combustibili fossili.

Nel contesto economico e finanziario attuale, è fondamentale comprendere il concetto di diversificazione degli investimenti. Questo principio, ampiamente sostenuto dai migliori economisti, suggerisce di non concentrare tutte le risorse in un unico settore o mercato. Diversificare significa ridurre il rischio complessivo, proteggendo il portafoglio da eventuali fluttuazioni negative in un singolo ambito. In un panorama globale in continua evoluzione, come quello energetico, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento può offrire una maggiore stabilità economica.

Un concetto avanzato da considerare è quello della gestione del rischio geopolitico. Le dinamiche internazionali, come le tensioni commerciali e le alleanze strategiche, possono avere un impatto significativo sui mercati finanziari e sulle economie nazionali. Comprendere e anticipare questi rischi permette di adottare strategie più informate e resilienti. Riflettere su come le decisioni politiche influenzino l’economia globale può aiutare a sviluppare una visione più ampia e consapevole delle opportunità e delle sfide future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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