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Trump e i mercati: chi detta veramente l’agenda economica?

Scopri come le fluttuazioni del mercato azionario hanno costretto il presidente Trump a rivedere le sue politiche, evidenziando il potere dei mercati finanziari sull'economia globale.
  • Borse USA perse circa 5.700 miliardi di dollari da inizio anno.
  • Trump ha ritrattato sulla FED dopo fughe di capitali.
  • Il dollaro perse il 6% vs franco svizzero.

I mercati finanziari hanno spesso limitato le azioni economiche del presidente Trump, portandolo più volte a rivedere le sue strategie. Questo dimostra come, nell’attuale sistema economico mondiale, la potenza dei mercati può superare persino quella di personaggi politici influenti.

Il Potere dei Numeri

Dall’inizio dell’anno, le borse valori americane hanno subito una perdita di circa 5.700 miliardi di dollari. Considerando il periodo tra il picco di febbraio e il minimo toccato due settimane fa, la diminuzione del valore azionario negli Stati Uniti ha raggiunto l’impressionante somma di 11.600 miliardi di dollari, pari al 10% del PIL mondiale. Questi dati mostrano la notevole influenza che i mercati finanziari possono esercitare sull’economia globale e sulla fiducia degli investitori.

Le Retromarce di Trump

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In diverse occasioni, i mercati hanno indotto Trump a modificare le sue opinioni. Un esempio chiaro è rappresentato dalle sue affermazioni sulla Federal Reserve (FED) e sul suo presidente, Jerome Powell. Dopo averlo criticato duramente e aver valutato la possibilità di rimuoverlo, Trump ha fatto un passo indietro, dichiarando di non avere intenzione di allontanarlo. Questa inversione di marcia è stata con ogni probabilità causata dalla fuoriuscita di capitali dagli Stati Uniti e dal dollaro, generata dalle minacce all’indipendenza della banca centrale. Il dollaro aveva perso il 6% rispetto al franco svizzero in soli quattro giorni e l’oro aveva registrato una performance di mercato del 40% superiore a quella della borsa americana dall’inizio della presidenza Trump.

Un’altra marcia indietro significativa riguarda la Cina e le tariffe doganali imposte. Dopo aver promesso dazi molto alti, Trump ha poi affermato di voler “giocare in modo carino” con la Cina, riconoscendo che le tariffe finali sarebbero state sensibilmente inferiori. Tale decisione fu determinata dai crolli del mercato azionario, che evidenziarono l’effetto negativo delle politiche protezionistiche sull’economia. Precedentemente, il 9 aprile, il presidente aveva “sospeso” per tre mesi i dazi “reciproci” su 184 Paesi, preferendo una tariffa più bassa e uguale per tutti del 10% in attesa di negoziati. In data 11 aprile, concesse un ulteriore “esonero” dai maxi-dazi verso la Cina, limitatamente agli articoli di elettronica destinati ai consumatori.

La Lezione per l’Europa

Questi eventi offrono un insegnamento importante all’Europa, che si appresta a negoziare con gli Stati Uniti su questioni commerciali. Dimostrano come la pressione dei mercati possa condizionare le decisioni politiche, persino quelle di un leader potente come Trump. L’Europa deve quindi tenere presente questo elemento nella definizione della propria strategia negoziale.

Il Profitto come Forza Stabilizzatrice

In una situazione politica segnata da incertezze e decisioni discutibili, il profitto, il mercato e la finanza possono, paradossalmente, svolgere un ruolo di stabilizzazione. A differenza di quanto si potrebbe immaginare, non sono gli intellettuali o le manifestazioni a frenare le politiche sbagliate, ma piuttosto la logica di mercato e la ricerca del guadagno. Questo fenomeno evidenzia l’importanza cruciale del sistema finanziario nel bilanciare il potere politico e nel garantire una certa stabilità economica.
Nozione base di economia e finanza: La mano invisibile di Adam Smith, un concetto fondamentale dell’economia classica, suggerisce che, perseguendo il proprio interesse individuale, gli attori economici contribuiscono al benessere collettivo. Nel caso specifico, la ricerca del profitto da parte delle imprese e degli investitori può portare a correggere le politiche economiche errate, proteggendo così l’economia globale da danni maggiori.

Nozione avanzata di economia e finanza: L’efficienza dei mercati è una teoria che afferma che i prezzi degli asset finanziari riflettono tutte le informazioni disponibili. Di conseguenza, i mercati reagiscono rapidamente alle notizie e alle politiche, incorporando le aspettative degli investitori. Le reazioni negative dei mercati alle politiche di Trump, come la fuga di capitali e i crolli di borsa, dimostrano come i mercati efficienti possano agire da meccanismo di controllo, segnalando i rischi e le conseguenze negative delle decisioni politiche.

Riflettiamo: in un mondo sempre più interconnesso, il potere dei mercati finanziari è innegabile. Essi non sono solo luoghi di scambio, ma anche attori che influenzano le decisioni politiche e contribuiscono a plasmare il futuro dell’economia globale. Comprendere il loro funzionamento e il loro impatto è fondamentale per navigare in questo complesso scenario e per prendere decisioni informate, sia a livello individuale che collettivo.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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