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- Premi a termine in aumento e guadagni reali ai massimi del millennio.
- Spread contenuti, ma preoccupazioni per le traiettorie del debito sovrano.
- Mercato obbligazionario in rialzo del 20% dai minimi del 2022.
Il mercato obbligazionario globale si trova in una fase di transizione delicata, caratterizzata da una serie di fattori contrastanti che ne influenzano le dinamiche. Da un lato, persistono le preoccupazioni per la crescita economica, come evidenziato dai recenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti. Dall’altro, le pressioni inflazionistiche rimangono elevate, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare in Giappone. A ciò si aggiungono le crescenti preoccupazioni sull’offerta di titoli di Stato, dovute all’aumento dei deficit pubblici e alle difficoltà politiche nel realizzare una stretta fiscale in diversi paesi, tra cui Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
Analisi delle Tendenze Attuali nel Mercato Obbligazionario
Secondo gli esperti del Broad Markets Fixed Income Team di Morgan Stanley Investment Management, queste dinamiche stanno portando a un aumento dei premi a termine, un aspetto che viene considerato con particolare attenzione. Le quotazioni di mercato hanno rivalutato i guadagni reali a livelli mai visti dall’inizio del nuovo millennio, segnando un netto distacco dal periodo di contenimento monetario successivo alla crisi finanziaria globale. Ora si pone una questione fondamentale: è necessario che i guadagni reali continuino a crescere, specialmente nel lungo periodo? Gli spread si mantengono storicamente contenuti, grazie alla solidità dei fondamentali del settore privato, ma le traiettorie del debito sovrano destano preoccupazione.
Nonostante una base economica privata resiliente, con indicatori macro solidi, i differenziali di rendimento appaiono compressi; tuttavia, le prospettive relative al debito pubblico non generano fiducia. I trend del debito sovrano suscitano inquietudine, malgrado la tenuta delle imprese private.
In un contesto di ampi deficit e dinamiche fiscali strutturalmente vincolate, aggravate da una situazione di stallo politico e da pressioni demografiche, i bilanci aziendali e delle famiglie rimangono solidi rispetto a redditi e profitti, soprattutto se confrontati con il patrimonio netto delle famiglie e le valutazioni azionarie. Gli spread sono storicamente ristretti perché i fondamentali del settore privato sono solidi, ma le traiettorie del debito sovrano non sono rassicuranti.

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- E se invece guardassimo al mercato obbligazionario come un barometro...? 🌡️...
Strategie di Investimento e Posizionamento Geografico
Morgan Stanley Investment Management ha annunciato una posizione neutrale riguardo alla “duration” nei mercati sviluppati, prediligendo in modo selettivo i titoli di stato canadesi e neozelandesi rispetto ai Treasury americani. La propensione verso un appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury statunitensi e dei Bund tedeschi suggerisce la convinzione che l’incremento dei deficit e dei premi a termine eserciterà pressione sui rendimenti a lungo termine. In Giappone, vengono mantenute posizioni lunghe sulle aspettative di inflazione (“breakeven inflation”), riducendo tatticamente l’esposizione di breve periodo alla “duration”. Sul mercato dei cambi, si privilegiano le posizioni ribassiste (“corte”) sul dollaro americano rispetto a un paniere diversificato di valute.
Nei mercati emergenti, i principi fondamentali restano favorevoli, sostenuti dal continuo impeto delle riforme e dalle aspettative di crescita robusta. Le valute dei mercati emergenti risultano sottovalutate e i differenziali di rendimento reale conservano il loro attrattiva. La sottovalutazione delle divise dei paesi in via di sviluppo e i vantaggiosi scarti tra i rendimenti reali continuano a rappresentare un richiamo per gli investitori. L’ininterrotta debolezza del dollaro dovrebbe supportare gli asset locali, sebbene l’incertezza sulla politica commerciale consigli un approccio mirato, specifico per ogni paese.
Opportunità e Rischi nel Mercato del Credito
Il team di Morgan Stanley IM mantiene un cauto ottimismo sul credito. Nel settore “investment grade”, la solidità dei fondamentali aziendali e i fattori tecnici propizi favoriscono i rendimenti guidati dal “carry” (i flussi cedolari), sebbene la riduzione degli spread e i rischi legati alla politica commerciale richiedano una scelta oculata. Si prediligono gli emittenti con bilanci robusti e bassa ciclicit in particolare i titoli finanziari. Vengono favoriti i debitori con bilanci solidi e che operano in settori meno suscettibili alle fluttuazioni economiche, con un’attenzione particolare ai titoli del comparto finanziario. Nel segmento “high yield”, la preferenza rivolta agli emittenti con fondamentali resistenti e strutture di capitale prudenti. Nel comparto ad alto rendimento, la priorità è accordata a quegli emittenti che presentano elementi costitutivi aziendali solidi e un’architettura finanziaria cauta.
Nel settore dei bond convertibili, si anticipa un’ulteriore riduzione degli spread sugli MBS agency, supportata da valutazioni relative vantaggiose e da possibili tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. Il credito ipotecario residenziale rimane il segmento privilegiato, affiancato da un’esposizione mirata ad ABS e CMBS commerciali garantiti da attività alberghiere e da selezionati immobili commerciali di prestigio.
Navigare l’Incertezza: Una Prospettiva per gli Investitori
Il mercato obbligazionario globale ha mostrato una notevole resilienza, con un aumento del 20% dai minimi del 2022, entrando in un nuovo mercato toro. Tuttavia, questa performance sorprendente si verifica in un contesto di fragilità economica, in particolare negli Stati Uniti, dove i dati sul lavoro si stanno rivelando più deboli. La Federal Reserve ha spostato il focus dalla lotta all’inflazione al sostegno della crescita, alimentando ulteriormente il rally obbligazionario.
Nonostante questo ottimismo, le banche centrali continuano ad accumulare oro, un segnale che i timori sottostanti persistono. In Europa, la situazione è complicata dalla stagnazione e dall’inflazione, con la Francia che presenta lo spread più alto dell’area. In questo scenario, alcuni mercati, come Australia e Canada, offrono opportunità interessanti grazie ai loro solidi conti pubblici, mentre il Giappone rimane un’area da evitare a causa dell’inflazione ostinata e della lentezza della Bank of Japan.
- Pagina del sito Morgan Stanley che presenta il Broad Markets Fixed Income Team.
- Commento di Morgan Stanley Investment Management sui titoli di stato globali.
- Approfondimento sulle strategie di investimento di Morgan Stanley Investment Management.
- Analisi di Morgan Stanley sulle prospettive del mercato obbligazionario globale.







