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- Fitch eleva il rating dell'Italia a BBB+, outlook stabile.
- Previsto un disavanzo del 3,1% del PIL nel 2025.
- L'Italia potrebbe uscire dalla procedura per disavanzo eccessivo nel 2025.
L’agenzia di rating Fitch ha promosso l’Italia, elevando il suo giudizio da BBB a BBB+ con un outlook stabile. Questa decisione, annunciata il 20 settembre 2025, segna un punto di svolta per il Paese, che si lascia alle spalle un periodo di vulnerabilità iniziato con la crisi dell’eurozona nel 2011.
Le ragioni del miglioramento del rating
La decisione di Fitch si basa su una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia, sostenuta da una crescente prudenza nella gestione dei conti pubblici e da un forte impegno a raggiungere gli obiettivi di bilancio a breve e medio termine previsti dal nuovo quadro di bilancio dell’Ue. L’agenzia ha anche sottolineato che la stabilità politica, l’ininterrotto impulso riformatore e la diminuzione degli squilibri esterni contribuiscono a rafforzare gli indicatori di affidabilità creditizia del Paese. Questi elementi, secondo Fitch, attenuano i pericoli legati all’ingente debito statale e alle crescenti difficoltà internazionali.
Fitch prospetta una diminuzione progressiva del disavanzo per il periodo 2025-2027, agevolata da progressi strutturali sul fronte delle entrate e da un’attenta supervisione delle uscite. L’agenzia prevede un disavanzo del 3,1% del PIL per il 2025, un dato inferiore al target ufficiale del 3,3%, indicativo di un robusto andamento del gettito fiscale, in sintonia con l’allargamento della base imponibile e il miglioramento dell’aderenza alle normative fiscali.

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Reazioni del governo italiano
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha accolto con favore la decisione di Fitch, definendola “la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto”. Meloni ha sottolineato come i conti in ordine, la responsabilità nelle scelte di bilancio e il rafforzamento dell’economia grazie all’aumento dell’occupazione siano risultati concreti, e non semplici slogan. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha commentato: “Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l’Italia sulla giusta strada”. Giorgetti ha inoltre prospettato la possibilità che l’Italia esca dalla procedura per disavanzo eccessivo già nel 2025, portando il deficit al di sotto del 3% del PIL.
Confronto con altri paesi
La promozione dell’Italia da parte di Fitch contrasta con il recente downgrade della Francia da parte di DBRS, che ha abbassato il rating a lungo termine della Repubblica Francese da AA (alto) ad AA, modificando le prospettive da negative a stabili. Questa decisione è scaturita dalla convinzione che il percorso di riassetto dei conti statali francesi sarà più lento del previsto, a causa delle criticità legate all’accresciuta frammentazione politica interna.
Implicazioni e prossimi appuntamenti
La valutazione di Fitch è di primaria importanza, in quanto rappresenta un fattore frequentemente considerato da banche e investitori. La promozione del rating potrebbe favorire una riduzione dei costi di finanziamento del debito pubblico italiano. Resta ora da attendere i giudizi delle altre agenzie di rating: S&P il 10 ottobre, Morningstar DBRS il 17 ottobre e Moody’s il 21 novembre.
Un Futuro Economico Più Solido: Riflessioni e Prospettive
La promozione del rating italiano da parte di Fitch rappresenta un segnale incoraggiante per l’economia nazionale. Questo miglioramento non è solo un riconoscimento degli sforzi compiuti dal governo, ma anche un’opportunità per attrarre investimenti e rafforzare la fiducia nel Paese. Tuttavia, è fondamentale non abbassare la guardia e continuare a perseguire politiche economiche prudenti e responsabili.
Un concetto base di economia che si ricollega a questa notizia è l’importanza del rating sovrano. Un rating più alto significa che il Paese è considerato più affidabile nel ripagare i propri debiti, il che si traduce in minori costi di finanziamento e maggiore attrattività per gli investitori.
Un concetto più avanzato è quello del consolidamento fiscale. Questo processo, che implica la riduzione del deficit e del debito pubblico, è essenziale per garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche nel lungo termine e per creare un ambiente favorevole alla crescita economica.
La promozione del rating italiano ci invita a riflettere sul ruolo della politica economica nel plasmare il futuro del Paese. È un promemoria che le scelte che facciamo oggi avranno un impatto significativo sulle generazioni future.







