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- Credito d'imposta dell'80% sulle spese di formazione.
- Massimo 2.500 euro di credito per beneficiario.
- Età massima di 41 anni non compiuti per i richiedenti.
- Attività iniziata dopo il 1° gennaio 2021.
L’attenzione verso il settore agricolo, pilastro dell’economia italiana, si rinnova con misure di sostegno mirate ai giovani imprenditori. Il credito d’imposta per la formazione, introdotto dalla legge n. 36 del 2024, rappresenta un’opportunità significativa per incentivare l’aggiornamento professionale e la crescita delle competenze nel settore primario.
Credito d’imposta per la formazione: una panoramica
I giovani agricoltori che hanno investito nella propria formazione nel corso del 2024 possono beneficiare di un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute, fino a un massimo di 2.500 euro per beneficiario. Questa agevolazione, disciplinata dalla legge 36 del 2024, mira a supportare l’acquisizione di competenze fondamentali per la gestione efficiente e innovativa delle aziende agricole. Il provvedimento n. 305754/2025, pubblicato il 24 luglio 2025, ha approvato il modello di comunicazione che deve essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate a partire dal 25 agosto ed entro il 24 settembre 2025.
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Modalità e termini di presentazione della domanda
La comunicazione delle spese sostenute per la formazione deve essere effettuata esclusivamente in modalità telematica, direttamente dal beneficiario o tramite un intermediario abilitato. Il periodo utile per l’invio della domanda è fissato dal 25 agosto al 24 settembre 2025. L’invio telematico richiede l’uso esclusivo del programma informatico “GESTIONE AZIENDA AGRICOLA”. Il credito d’imposta risultante dalla comunicazione potrà essere utilizzato in compensazione, secondo le modalità che saranno definite da una specifica risoluzione dell’Agenzia delle Entrate.

Requisiti e spese ammissibili
Per poter accedere al credito d’imposta, i giovani agricoltori devono possedere determinati requisiti. Innanzitutto, devono avere un’età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti e aver iniziato l’attività agricola a partire dal 1° gennaio 2021. Inoltre, l’attività svolta deve essere identificata con un codice ATECO 2025 che inizia con 01. Le spese ammissibili includono i costi sostenuti per la partecipazione a corsi di formazione, seminari, conferenze e coaching, purché attinenti alla gestione dell’azienda agricola. Sono ammesse anche le spese di viaggio e soggiorno, fino al 50% delle spese totali agevolabili. È imprescindibile che tutti gli oneri siano accuratamente documentati e saldati attraverso conti correnti intestati al beneficiario, avvalendosi di sistemi di pagamento rintracciabili.
Un futuro più solido per l’agricoltura italiana
L’iniziativa del credito d’imposta per la formazione dei giovani agricoltori rappresenta un investimento strategico per il futuro del settore primario italiano. Sostenere l’aggiornamento professionale e l’acquisizione di nuove competenze significa promuovere l’innovazione, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole, contribuendo a garantire un futuro più prospero per l’agricoltura italiana. È fondamentale che i giovani agricoltori colgano questa opportunità per investire nel proprio futuro e contribuire attivamente alla crescita del settore.
Un concetto base di economia applicabile a questo contesto è quello del capitale umano. Investire in formazione aumenta il capitale umano dei giovani agricoltori, rendendoli più produttivi e capaci di gestire le proprie aziende in modo efficiente.
Un concetto più avanzato è quello della teoria della crescita endogena. Questa teoria sottolinea come l’innovazione e il progresso tecnologico, alimentati dall’istruzione e dalla formazione, siano motori fondamentali della crescita economica a lungo termine. Il credito d’imposta per la formazione dei giovani agricoltori può essere visto come un incentivo per stimolare l’innovazione e la crescita nel settore agricolo.
Rifletti: come puoi, nel tuo piccolo, contribuire a sostenere l’agricoltura italiana e a promuovere l’innovazione nel settore? Quali competenze specifiche potrebbero fare la differenza per il futuro della tua attività agricola?







