Rivoluzione IA: Prepararsi al cambiamento per un futuro prospero

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta ridefinendo il panorama lavorativo ed economico a livello globale. Questo cambiamento epocale, paragonabile alla rivoluzione industriale, solleva interrogativi cruciali sul futuro del lavoro, sulla necessità di nuove competenze e sul ruolo delle istituzioni nel governare questa trasformazione. Il 20 settembre 2025, durante un evento a Treia promosso da Piccola industria di Confindustria Macerata, imprenditori e istituzioni si sono confrontati su queste tematiche, evidenziando sia le opportunità che le sfide che l’IA porta con sé.

Opportunità e Sfide per le Imprese e i Lavoratori

L’IA offre alle aziende la possibilità di aumentare la propria competitività attraverso l’automazione dei processi e l’ottimizzazione delle risorse. Come ha sottolineato Paolo Ceci, presidente del comitato regionale della Piccola Industria, l’IA è uno strumento che può aiutare le aziende a essere più competitive. Tuttavia, questa trasformazione richiede un impegno nella formazione e nell’adeguamento alla normativa europea.

Le piccole e medie imprese (PMI) italiane, in particolare, stanno iniziando a esplorare le potenzialità dell’IA. Nel 2024, l’11,4% delle imprese italiane ha adottato soluzioni basate sull’IA, in crescita rispetto al 5,7% del 2021. La maggior parte di queste realtà opera nel settore dei servizi (75,2%), mentre il manifatturiero e il commercio rappresentano circa il 10%.

Nonostante i benefici potenziali, l’IA solleva anche preoccupazioni riguardo alla perdita di posti di lavoro. Durante l’evento di Treia, è stato affrontato il tema della responsabilità dell’imprenditore nell’utilizzo dell’IA, sottolineando l’importanza di verificare e controllare i risultati ottenuti. Francesca Ippoliti, co-titolare della Iplex e presidente della Commissione Ai dell’Ordine degli avvocati di Macerata, ha avvertito sui rischi di attribuirsi risultati non propri e sull’uso improprio di strumenti come Chatgpt per la redazione di contratti.

Il Ruolo delle Banche e dell’Europa nella Rivoluzione dell’IA

Le banche, in particolare, hanno un ruolo cruciale nel guidare gli investimenti verso la creazione di valore e nel sostenere la formazione dei giovani. Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato la necessità di “riorientare gli investimenti nella direzione giusta” per affrontare la rivoluzione digitale e dell’IA. Intesa Sanpaolo, che gestisce 1.400 miliardi di euro di risparmi degli italiani, si impegna a sostenere la formazione dei giovani, ad esempio attraverso il credito agli studenti universitari.

L’Europa, inoltre, deve riguadagnare il primato della conoscenza per affrontare le sfide della globalizzazione e della competizione internazionale. Gros-Pietro ha sottolineato l’importanza di essere uniti come europei per raggiungere questo obiettivo. Le banche, con la loro “enorme quantità di dati”, possono svolgere un ruolo privilegiato nello sviluppo di applicazioni di Intelligenza Artificiale “utile, mansueta, al comando degli esseri umani”.

Competenze e Leadership nell’Era dell’IA

L’evoluzione dell’IA richiede una rimodulazione delle competenze e della leadership. Le organizzazioni devono adottare un approccio partecipativo e di potenziamento delle capacità del personale, ridisegnando processi e lavori insieme ai dipendenti. La guida nell’era digitale, in particolare, deve considerare la rapida evoluzione delle mansioni e dei ruoli, ponendo al centro delle strutture organizzative le persone e i meccanismi di crescita e di gestione del sapere.

Per questo, è indispensabile potenziare il ruolo della funzione di gestione del personale e favorire l’emergere di “architetti dei mestieri”, figure centrali per la creazione di poli di innovazione collaborativa e per l’implementazione di un sistema stabile di supervisione sull’impiego dell’IA all’interno delle organizzazioni.

Verso un Futuro di Benessere e Prosperità: L’IA come Strumento per il Progresso Sociale

In definitiva, l’IA rappresenta una sfida e un’opportunità per il futuro del lavoro e dell’economia. Per sfruttare appieno il suo potenziale, è necessario un approccio responsabile e consapevole, che tenga conto delle implicazioni etiche e sociali. Le istituzioni, le imprese e i lavoratori devono collaborare per creare un futuro in cui l’IA sia al servizio del benessere e della prosperità di tutti.
Amici lettori, riflettiamo insieme su un concetto fondamentale: la *produttività. In economia, la produttività misura l’efficienza con cui utilizziamo le risorse (lavoro, capitale, materie prime) per produrre beni e servizi. L’IA, come abbiamo visto, ha il potenziale di aumentare enormemente la produttività, ma è cruciale che questo aumento si traduca in un miglioramento della qualità della vita per tutti, non solo in maggiori profitti per pochi. Un concetto avanzato che possiamo applicare è quello di capitale umano*. Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei lavoratori è essenziale per prepararli alle nuove sfide e opportunità dell’IA. Un capitale umano ben formato e adattabile è la chiave per garantire che l’IA sia uno strumento di progresso sociale ed economico, e non una fonte di disuguaglianza e disoccupazione. Ricordiamoci sempre che la tecnologia è uno strumento, e sta a noi decidere come utilizzarlo per costruire un futuro migliore.