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- Solo il 68,8% delle donne in Italia si ritiene economicamente autonoma, mentre il restante 31,2% dipende da partner o familiari.
- Nonostante il 65% delle donne abbia un'occupazione, solo il 55% dichiara di essere finanziariamente indipendente.
- La disparità salariale nei paesi OCSE è del 13%, anche tra persone con medesima istruzione ed età.
La Sfida dell’Autonomia Economica Femminile in Italia
In Italia, il tema dell’indipendenza economica femminile è cruciale per raggiungere l’uguaglianza di genere. Malgrado i progressi, il divario tra i sessi in termini di lavoro e gestione delle risorse economiche è ancora notevole. Stando a una ricerca condotta dalla Global Thinking Foundation, appena il 68,8% delle donne si ritiene economicamente autonoma, mentre il restante 31,2% fa affidamento su partner o familiari. Questo rapporto mostra chiaramente che, benché il 65% delle donne abbia un’occupazione, solo il 55% dichiara di essere finanziariamente indipendente. La disparità salariale nei paesi OCSE è del 13%, un differenziale che sussiste anche tra persone con comparabile istruzione ed età. Inoltre, le donne si imbattono in barriere significative nel raggiungere posizioni dirigenziali, un fenomeno conosciuto come “soffitto di cristallo”.
Iniziative per Promuovere l’Inclusione Finanziaria
Per arginare queste ingiustizie, varie iniziative sono state attivate al fine di promuovere l’inclusione finanziaria delle donne. Un esempio è la piattaforma “Finanza Insieme” di Intesa Sanpaolo, che si propone di potenziare la conoscenza financial e il potere decisionale dei giovani e delle donne in particolare. Il portale offre strumenti formativi per erudire il pubblico sul concetto di gestione economica per decisioni finanziarie più consapevoli. Attraverso video, quiz e approfondimenti, “Finanza Insieme” aspira a colmare il divario di conoscenze finanziarie tra uomini e donne, equipaggiandole per gestire al meglio risparmi e investimenti.
Il Ruolo delle Banche e delle Imprese
Banche e imprese svolgono un ruolo cruciale nel sostenere l’autonomia economica delle donne. Iniziative come “UNA DONNA, UN LAVORO, UN CONTO” a Milano, appoggiate da Confcommercio e Assolombarda, cercano di sensibilizzare il pubblico riguardo all’importanza dell’indipendenza finanziaria femminile. Organizzazioni bancarie come Abi e Federcasse stanno introducendo misure per agevolare l’apertura del primo conto individuale per le donne, promuovendo così un ambiente favorevole all’inclusione economica. Queste iniziative trovano supporto anche nelle istituzioni locali, come il Comune di Milano, che promuove una collaborazione fruttuosa tra settori pubblici e privati per incrementare l’occupazione femminile.
[IMMAGINE=”Una rappresentazione iconica e stilizzata di banche, imprese e donne che collaborano per l’emancipazione economica femminile. Le banche sono rappresentate come strutture geometriche solide, le imprese come ingranaggi in movimento, e le donne come figure stilizzate che interagiscono con questi elementi. Lo stile è ispirato all’arte neoplastica e costruttivista, con una palette di colori freddi e desaturati, e un uso predominante di linee verticali e orizzontali.]
Un Futuro di Parità e Crescita Economica
Il cammino verso l’indipendenza economica femminile è arduo e ricco di ostacoli, tuttavia le iniziative in corso rappresentano passi significativi verso un futuro di giustizia sociale e prosperità condivisa. La sinergia tra banche, imprese e istituzioni è vitale per creare le condizioni dove le donne possano primeggiare economicamente. L’autosufficienza economica non riguarda solo questioni di sul piano dell’uguaglianza sociale ma costituisce una variabile imprescindibile per l’avanzamento economico del paese. Il prominente ruolo delle donne nel tessuto economico risulta cruciale per il benessere collettivo e una crescita che sia al contempo sostenibile e inclusiva.
Nella complessità dell’economia attuale, la nozione basilare è la rilevanza della diversificazione degli investimenti. Diversificare equivale a distribuire capitale fra diverse categorie di asset per diminuire i rischi complessivi. Questo principio gioca un ruolo determinante per le donne che si avventurano nel campo degli investimenti, in quanto può aiutare a salvaguardare il valore dei risparmi nel tempo.
Sul fronte avanzato, il concetto di rischio sistemico emerge come un’importante considerazione che può influenzare le scelte di investimento. Riconoscere il rischio sistemico è fondamentalmente per valutare minacce che possono colpire l’intera struttura finanziaria, piuttosto che singoli asset. In un mare accresciuto di interconnessioni globali, la consapevolezza dei suddetti fattori guida verso decisioni sia più accorte che resilienti.
Ragionando su questi assunti, risulta chiaro che educazione economica e accesso adeguato agli strumenti finanziari risultano fondamentali per supportare l’emancipazione delle donne. Solo attraverso una conoscenza più ampia e un impegno attivo delle donne nella sfera economica si può raggiungere l’eguaglianza di genere autentica, aprendo le porte a una società progressivamente equilibrata e florida.







