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- India in attesa da sette anni per il riconoscimento esclusivo del Basmati.
- Premio fino a 300 dollari a tonnellata per il riso Basmati.
- Interscambio UE-India: 140 miliardi di euro nel 2023.
L’Unione Europea si trova in un momento decisivo dei suoi negoziati commerciali con l’India, un’intesa che potrebbe riconfigurare gli assetti economici mondiali. Al centro di questa complessa negoziazione c’è una questione annosa: la denominazione geografica del riso basmati, contesa tra India e Pakistan.
La Battaglia del Basmati: Un Simbolo di Identità e Valore Economico
Il dibattito sul riso basmati va oltre una semplice questione commerciale, rappresentando un simbolo di identità culturale e una risorsa economica di primaria importanza per entrambi i paesi. Nato nelle fertili terre del Punjab storico, frammentato dalla Partizione, il basmati è un retaggio condiviso, ma anche fonte di intensa competizione. L’India, in attesa da sette anni di un riconoscimento esclusivo da parte dell’UE, si confronta con il Pakistan, che nel 2023 ha presentato una richiesta analoga, estendendola a zone del Kashmir amministrate da Islamabad.
Il valore economico del basmati è inequivocabile: grazie alla sua denominazione, i produttori possono ottenere un prezzo maggiorato fino a 300 dollari a tonnellata rispetto alle varietà ordinarie. Questo premio è il riflesso della qualità superiore del riso, del suo aroma caratteristico e del suo ruolo centrale nella gastronomia internazionale. La posta in gioco è considerevole, e l’UE si trova a dover conciliare gli interessi economici con le implicazioni geopolitiche.

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L’UE Corteggia l’India: Un Accordo Commerciale Strategico
Nonostante le tensioni relative al basmati, l’UE ha manifestato chiaramente l’intenzione di velocizzare i negoziati commerciali con l’India. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato l’intenzione di “finalizzare i negoziati per un accordo storico con l’India entro la fine di quest’anno”. I commissari europei al Commercio e all’Agricoltura si sono recati a Nuova Delhi per sanare le divergenze ancora presenti e raggiungere un accordo vantaggioso per entrambe le parti.
Il commissario europeo Maros Sefcovic ha sottolineato l’importanza delle relazioni economiche tra l’UE e l’India, evidenziando che nel 2024 l’UE è stata il principale partner commerciale dell’India, superando Stati Uniti e Cina. Oltre 6.000 aziende europee svolgono attività in India, e l’interscambio totale di merci tra i due blocchi ha raggiunto i 140 miliardi di euro nel 2023. Sefcovic ha espresso il proposito di assicurare che l’intesa di libero scambio agevoli gli scambi bilaterali, prevedendo l’abolizione dei dazi per ogni componente, dai propulsori ai sistemi frenanti.
Il Settore Automobilistico al Centro della Partnership
Un elemento chiave dell’accordo commerciale riguarda il settore automobilistico, ritenuto un propulsore cruciale per entrambe le economie. Sefcovic ha sottolineato che “l’esperienza europea nell’ingegneria e nelle tecnologie verdi, unita alla crescita del mercato e delle capacità produttive dell’India, offre una combinazione unica in grado di promuovere la crescita, creare posti di lavoro e promuovere la sostenibilità in entrambe le regioni”.
L’UE e l’India, rispettivamente il terzo e il quarto mercato automobilistico su scala globale, possono cooperare nello sviluppo di motori a combustione di ultima generazione, veicoli elettrici dotati di tecnologie avanzate per le batterie e soluzioni di mobilità intelligenti. L’accordo di libero scambio mira a stimolare gli investimenti, ridurre gli ostacoli commerciali, espandere l’accesso ai mercati e ottimizzare le catene di produzione, a beneficio reciproco.
Conclusione: Un Equilibrio Delicato tra Commercio, Politica e Identità
Navigare le Complessità del Commercio Globale: Una Sfida per l’Unione Europea
La disputa sul riso basmati rappresenta un ostacolo significativo nei negoziati commerciali tra l’UE e l’India, ma non sembra destinata a far deragliare l’accordo. L’UE è determinata a rafforzare i suoi legami economici con l’India, riconoscendo il suo ruolo crescente nel panorama globale. Tuttavia, Bruxelles dovrà trovare un equilibrio delicato tra gli interessi economici, le considerazioni politiche e le sensibilità culturali, per garantire un accordo equo e sostenibile per tutte le parti coinvolte. Il futuro delle relazioni commerciali tra l’UE e l’India dipenderà dalla capacità di superare questi ostacoli e costruire una partnership solida e duratura.
*FRASE RIPARAFRASATA:*
Sefcovic ha evidenziato come il bagaglio europeo in materia di ingegneria e tecnologie ecocompatibili, associato all’espansione del mercato e delle capacità di produzione indiane, costituisca una sinergia irripetibile, idonea a favorire lo sviluppo, generare occupazione e promuovere la sostenibilità in entrambi i contesti.







