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- Introdotto lasso di 60 giorni per sanare irregolarità nel concordato.
- Riapertura del ravvedimento speciale estesa all'anno fiscale 2023.
- CPB debutta nella dichiarazione dei redditi del 2025.
Novità e Ravvedimento Speciale
Al centro di significative modifiche volte a incrementarne l’accessibilità e i benefici per i contribuenti, si colloca il concordato preventivo biennale (CPB). Attualmente, il Ministero dell’Economia sta lavorando a una revisione del relativo decreto legislativo con l’intento di superare le criticità emerse durante la fase iniziale di adesione per il 2024. Le modifiche, la cui approvazione è attesa dal Consiglio dei Ministri, mirano a recepire le osservazioni del Parlamento, incentivando in tal modo il versamento anticipato delle imposte per il biennio 2025-2026.
Un aspetto cruciale riguarda la decadenza del concordato in presenza di irregolarità fiscali. È in programma l’introduzione di un lasso di tempo di 60 giorni per sanare tali anomalie, evitando così la perdita del beneficio. Questa misura è volta ad attenuare la rigidità del sistema attuale, che ha dissuaso molti contribuenti a causa del rischio di veder vanificati i vantaggi del CPB per mere imprecisioni formali.
Un’altra rilevante modifica concerne il rapporto tra il reddito stimato dall’Agenzia delle Entrate e le “pagelle fiscali” delle imprese. Si sta valutando una diversificazione del parametro basata sul livello di affidabilità fiscale dell’impresa, premiando in tal modo i soggetti più virtuosi. Questo approccio potrebbe rendere la proposta dell’Agenzia delle Entrate più equa e maggiormente personalizzata.
Riapertura del Ravvedimento Speciale: Estensione al 2023
Un argomento di particolare interesse è la riapertura del ravvedimento speciale, con l’intento di estendere gli effetti della sanatoria all’anno fiscale 2023. Questa estensione rappresenterebbe per i contribuenti l’occasione di regolarizzare la propria posizione fiscale, usufruendo di condizioni più favorevoli rispetto alle sanzioni ordinarie. La decisione definitiva in merito sarà adottata nel prossimo Consiglio dei Ministri, come anticipato dal viceministro Maurizio Leo.
La campagna dichiarativa del 2025 vedrà il debutto del CPB nella dichiarazione dei redditi, introducendo una serie di innovazioni operative che si rifletteranno su diversi quadri dei modelli fiscali. La gestione del CPB richiede una particolare attenzione nella compilazione del modello REDDITI, con procedure specifiche in relazione alla tipologia di contribuente (regime forfettario, impresa familiare, società di capitali, ecc.).

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Istruzioni Pratiche e Scenari Applicativi del CPB
Un seminario online tenutosi il 12 giugno 2025 ha esaminato in dettaglio le procedure per la compilazione del modello redditi nei vari contesti possibili.
Tra i temi trattati nel webinar, spiccano:
- La gestione dell’imposta sostitutiva, con particolare riferimento ai soggetti fiscalmente trasparenti.
- Le rettifiche da effettuare per passare dal reddito concordato al reddito imponibile.
- L’attenzione all’impresa familiare e coniugale nella compilazione del modello REDDITI.
Questi aspetti operativi sono fondamentali per una corretta applicazione del CPB e per evitare errori che potrebbero compromettere i vantaggi del concordato.
Verso un Fisco Più Collaborativo e Flessibile
Le modifiche apportate al concordato preventivo biennale e la riapertura del ravvedimento speciale rappresentano un progresso significativo verso un sistema fiscale più cooperativo e adattabile, in grado di venire incontro alle esigenze dei contribuenti. L’obiettivo è instaurare un fisco più equo e trasparente, che incoraggi l’adempimento spontaneo e riduca il contenzioso.
La possibilità di sanare le irregolarità entro 60 giorni e la diversificazione dei parametri in base all’affidabilità fiscale sono segnali di una crescente attenzione verso le difficoltà operative di imprese e professionisti. L’estensione del ravvedimento speciale al 2023 offre un’ulteriore possibilità di regolarizzare la propria posizione fiscale, beneficiando di condizioni più vantaggiose.
Concordato Preventivo Biennale: Un’Opportunità per la Pianificazione Fiscale
Il concordato preventivo biennale rappresenta un’opportunità significativa per la pianificazione fiscale a medio termine. La possibilità di concordare in anticipo il reddito imponibile offre una maggiore certezza e prevedibilità, consentendo alle aziende e ai professionisti di programmare al meglio le proprie attività e investimenti.
Capire come funziona il CPB è fondamentale per sfruttarne appieno i vantaggi. Una nozione base di economia e finanza utile in questo contesto è il concetto di pianificazione fiscale, ovvero la strategia di gestione delle proprie imposte al fine di ottimizzare il carico fiscale nel rispetto delle normative vigenti. Il CPB, in questo senso, è uno strumento di pianificazione fiscale che permette di prevedere e controllare le imposte da versare.
Un concetto più avanzato è quello di analisi costi-benefici applicata alla decisione di aderire al CPB. Bisogna valutare attentamente i costi (ad esempio, la rinuncia a determinate deduzioni) e i benefici (ad esempio, la certezza del carico fiscale e la riduzione del rischio di controlli) per determinare se l’adesione al concordato è effettivamente vantaggiosa per la propria situazione specifica.
In definitiva, il concordato preventivo biennale è uno strumento complesso che richiede una conoscenza approfondita delle normative fiscali e una valutazione attenta dei propri obiettivi finanziari. Riflettere su come questo strumento si inserisce nella propria strategia di pianificazione fiscale può portare a scelte più consapevoli e a una gestione più efficiente delle proprie risorse.







