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- Controlli Ade: Notifiche PEC per irregolarità iva 2024 e modello 730.
- Dichiarazione iva: Sanzione ridotta a 25 euro con ravvedimento.
- Scadenza prorogata: Documentazione fiscale al 15 settembre.
L’Agenzia delle Entrate (AdE) ha intensificato i controlli fiscali, generando preoccupazione tra i contribuenti. Le comunicazioni via PEC relative a presunte irregolarità, in particolare per la dichiarazione IVA 2024 e il modello 730, stanno raggiungendo un numero crescente di persone. Comprendere come affrontare queste contestazioni e come ridurre le sanzioni è fondamentale per evitare conseguenze finanziarie significative.
Contestazioni Fiscali: Cosa Sta Succedendo?
L’AdE ha annunciato, tramite il provvedimento 280268/2025 del 3 luglio, l’invio di notifiche PEC riguardanti presunte irregolarità nella dichiarazione IVA 2024. Questi controlli si basano sull’incrocio dei dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi trasmessi telematicamente. Le incongruenze rilevate possono variare da semplici omissioni o errori a casi più gravi di mancata presentazione della dichiarazione.
Le verifiche riguardano principalmente:
Mancata presentazione della dichiarazione IVA per il 2024.
Presentazione della dichiarazione senza compilazione del quadro VE.
Volume d’affari inferiore a 1.000 euro.
Assenza di compilazione del quadro VJ in presenza di operazioni soggette a inversione contabile.

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Come Affrontare una Contestazione Fiscale
La prima reazione a una contestazione fiscale non deve essere di panico. È essenziale analizzare attentamente la comunicazione ricevuta, che conterrà:
Codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente.
Il numero di identificazione dell’avviso, la sua data di emissione, il codice dell’atto e il periodo d’imposta interessato. Informazioni su data e protocollo telematico della dichiarazione IVA inviata, se pertinenti.
Modalità per richiedere informazioni o segnalare elementi non conosciuti dall’AdE.
Modalità per regolarizzare errori o omissioni e beneficiare della riduzione delle sanzioni.
Se la dichiarazione IVA 2024 non è stata ancora inviata, è possibile farlo entro 90 giorni dal 30 aprile 2025 (scadenza: 29 luglio 2025). In questa circostanza, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, uno strumento che permette di ridurre le penalità applicate.
Se la dichiarazione è stata già inviata, ma si sono riscontrati errori, è possibile presentare una dichiarazione integrativa, beneficiando comunque del ravvedimento operoso.
Riduzione delle Sanzioni: Il Ravvedimento Operoso
Il ravvedimento operoso è uno strumento fondamentale per ridurre le sanzioni in caso di irregolarità fiscali. Per la tardiva dichiarazione IVA, la sanzione ordinaria va da 250 a 2.000 euro. Con il ravvedimento operoso, è possibile pagare una sanzione ridotta a 25 euro (1/10 della sanzione ordinaria), utilizzando il modello F24 e il codice tributo 8911.
È importante considerare anche le sanzioni per omesso versamento dell’imposta, se dovuta, che ammontano al 15% dell’imposta stessa. Anche queste sanzioni possono essere ridotte tramite il ravvedimento operoso.
Scadenza Prorogata per la Documentazione Fiscale
Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha comunicato, tramite l’informativa n. 110/2025, una proroga per la trasmissione della documentazione relativa al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi per il periodo d’imposta 2022. La nuova scadenza è fissata ai primi quindici giorni di settembre.
Questa proroga è stata ottenuta grazie all’interlocuzione tra il Consiglio nazionale dei commercialisti e l’Agenzia delle Entrate, al fine di alleggerire il carico di adempimenti per gli studi professionali durante il periodo estivo.
Navigare la Complessità Fiscale: Educazione Finanziaria per Tutti
Affrontare le contestazioni fiscali può sembrare un compito arduo, ma con la giusta informazione e preparazione, è possibile gestire la situazione in modo efficace e ridurre al minimo le conseguenze negative.
Una nozione base di economia e finanza utile in questo contesto è il concetto di pianificazione fiscale. La pianificazione fiscale consiste nell’organizzare le proprie finanze in modo da minimizzare il carico fiscale, sfruttando le agevolazioni e le deduzioni previste dalla legge. Questo non significa evadere le tasse, ma piuttosto ottimizzare la propria posizione fiscale in modo legale e trasparente.
Un concetto più avanzato è la gestione del rischio fiscale*. Questo implica valutare attentamente le implicazioni fiscali di ogni decisione finanziaria e adottare strategie per mitigare il rischio di contestazioni e sanzioni. Ad esempio, è fondamentale conservare accuratamente tutta la documentazione relativa alle proprie dichiarazioni dei redditi e consultare un professionista qualificato in caso di dubbi o incertezze.
In definitiva, la chiave per affrontare le contestazioni fiscali è la consapevolezza e la proattività. Informarsi, pianificare e gestire il rischio fiscale sono passi fondamentali per proteggere il proprio patrimonio e garantire la propria tranquillità finanziaria.
Spero che queste informazioni ti siano utili. Ricorda, la conoscenza è potere, soprattutto quando si tratta di gestire le proprie finanze.
- Comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate per promuovere l'adempimento spontaneo.
- Descrive la procedura di controllo IVA 2024 dell'Agenzia delle Entrate.
- Guida dell'Agenzia Entrate su come sanare errori tramite ravvedimento operoso.
- Guida ufficiale dell'Agenzia delle Entrate alla compilazione del modello F24 con codice tributo 8911.







