Rottamazione quinquies: conviene davvero rottamare i tuoi debiti?

Arriva la Rottamazione Quinquies, una nuova opportunità per i contribuenti italiani di regolarizzare la propria posizione debitoria con il fisco. Questa misura, inserita nella manovra finanziaria del 2026, offre una definizione agevolata per i carichi affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023.

Chi può aderire alla Rottamazione Quinquies?

La Rottamazione Quinquies è pensata per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi ma non ha effettuato il pagamento delle imposte dovute. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito che questa non è una forma di condono per chi ha evaso completamente il fisco, escludendo coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi o sono stati oggetto di accertamento fiscale.

Questa nuova rottamazione rappresenta un’opportunità per i contribuenti che, pur avendo dichiarato i propri redditi, si sono trovati in difficoltà nel saldare i propri debiti con il fisco. La possibilità di rateizzare il debito su un periodo esteso, fino a nove anni, offre un respiro finanziario e la possibilità di adempiere agli obblighi fiscali in modo più sostenibile.

Il pagamento del debito potrà avvenire in un’unica soluzione o attraverso un piano di rateizzazione fino a 54 rate bimestrali di pari importo. A differenza di quanto inizialmente ipotizzato, non è prevista una rata minima iniziale. *La disposizione si applica anche ai tributi locali come multe, IMU e TARI.

Cosa si paga e cosa viene “rottamato”?

Aderendo alla Rottamazione Quinquies, il contribuente dovrà versare unicamente il capitale dovuto e le spese per le procedure esecutive e i diritti di notifica. Non saranno invece dovuti gli importi relativi a interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio.

È fondamentale sottolineare che la decadenza dal beneficio si verifica dopo il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive. In questo caso, il debito residuo dovrà essere saldato in un’unica soluzione, senza possibilità di ulteriori rateizzazioni. Questo meccanismo è più severo rispetto alla Rottamazione Quater.

Rottamazione Quinquies vs. Rottamazione Quater

Un aspetto cruciale da considerare è l’incompatibilità tra la Rottamazione Quinquies e la Rottamazione Quater. Chi è in regola con i versamenti della Rottamazione Quater al 30 settembre 2025 non potrà sospendere i pagamenti e aderire alla nuova sanatoria. I debiti già consolidati nella Rottamazione Quater, qualora i relativi pagamenti siano aggiornati, non potranno essere trasferiti alla nuova Rottamazione Quinquies.

A gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione monitorava circa 173 milioni di cartelle debitorie, coinvolgendo circa 21,8 milioni di contribuenti, per un valore totale di 1.273 miliardi di euro ancora da riscuotere. La platea potenziale dei beneficiari della Rottamazione Quinquies è stimata in circa 16 milioni di contribuenti, anche se l’accesso è limitato a chi ha dichiarato i redditi ma non ha pagato le imposte dovute.

La decisione del governo di varare una nuova rottamazione è stata fortemente sostenuta dalla Lega, che ha evidenziato la necessità di offrire un forte sconto ai contribuenti con debiti fiscali. La prima rata della Rottamazione Quinquies dovrebbe scadere il 31 luglio 2026.

Per aderire alla rottamazione, i contribuenti dovranno presentare una dichiarazione telematica all’agente della riscossione entro il 30 aprile 2026, indicando il numero di rate desiderato (fino a un massimo di 54). A seguito della presentazione della domanda, saranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza, così come i nuovi fermi amministrativi e ipoteche (ad eccezione di quelli già iscritti). Non sarà possibile avviare nuove azioni esecutive.

Un’opportunità da non sprecare: riflessioni conclusive

La Rottamazione Quinquies rappresenta un’opportunità significativa per i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione con il fisco. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente la propria situazione finanziaria e la capacità di rispettare il piano di rateizzazione. La decadenza dal beneficio, infatti, comporta la perdita dei vantaggi offerti dalla rottamazione e l’obbligo di saldare il debito residuo in un’unica soluzione.

Comprendere il valore del denaro nel tempo è fondamentale per prendere decisioni finanziarie consapevoli.* Un concetto base, ma cruciale, è quello del “valore attuale” (present value). Immagina di dover scegliere tra ricevere 1.000 euro oggi o 1.000 euro tra un anno. La maggior parte delle persone preferirebbe riceverli oggi. Perché? Perché il denaro che hai oggi può essere investito, generando un rendimento. Questo significa che 1.000 euro oggi valgono più di 1.000 euro tra un anno.

Un concetto più avanzato è quello del “tasso di sconto”. Il tasso di sconto è il tasso di rendimento che potresti ottenere investendo il denaro oggi. Più alto è il tasso di sconto, minore è il valore attuale di una somma di denaro futura. Ad esempio, se il tasso di sconto è del 5%, il valore attuale di 1.000 euro tra un anno è di circa 952 euro. Questo significa che saresti indifferente tra ricevere 952 euro oggi o 1.000 euro tra un anno, perché potresti investire i 952 euro e ottenere 1.000 euro tra un anno.

La Rottamazione Quinquies offre uno “sconto” su sanzioni e interessi, ma è essenziale valutare se il piano di pagamento è sostenibile nel lungo periodo. Considera il tasso di sconto implicito nel piano di rateizzazione: stai ottenendo un vantaggio reale rispetto a un pagamento immediato? Rifletti attentamente prima di aderire, perché la disciplina finanziaria è la chiave per evitare future difficoltà.