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- BCE potrebbe tagliare i tassi di 0,25 punti percentuali ad aprile.
- Tariffe Usa: Bruxelles pronta a reagire con 26 miliardi di euro.
- Tasso sui depositi BCE: si stabilizzerà attorno all'1,75%.
L’ombra dei dazi di Trump sulla politica monetaria della BCE
L’annuncio di nuove tariffe doganali da parte del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha creato turbolenze nei mercati finanziari globali, spingendo gli investitori a rivalutare le previsioni economiche per l’anno in corso e per il futuro. Questa mossa ha generato un clima di incertezza che influisce direttamente sulle decisioni di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). In particolare, sono aumentate le congetture su un possibile abbassamento dei tassi di interesse già durante la riunione del 17 aprile.
La BCE si trova ad affrontare una situazione complessa. Da un lato, si impegna a condurre l’Eurozona fuori da un periodo caratterizzato da un’inflazione elevata. Dall’altro, deve gestire una disputa commerciale che potrebbe rallentare la ripresa economica. L’impatto dei dazi sull’inflazione è ambiguo: se da un lato le importazioni a basso costo dall’Asia potrebbero contribuire a contenere determinati prezzi, dall’altro le tariffe imposte da altri paesi sulle esportazioni statunitensi potrebbero provocare un aumento dei costi.
Attualmente, i mercati finanziari si aspettano che la BCE diminuisca i tassi di interesse di 0,25 punti percentuali sia ad aprile che a giugno, portando il tasso di riferimento al 2% entro la fine del secondo trimestre. Inoltre, non si esclude un’ulteriore riduzione nel corso dell’anno. Tuttavia, i contrasti all’interno del consiglio direttivo della BCE, emersi durante la riunione di marzo, rendono imprevedibili le prossime mosse. Alcuni membri appaiono più favorevoli a un immediato abbassamento dei tassi, mentre altri preferirebbero aspettare.
Le opinioni degli esperti
Carsten Brzeski, global head of macro di ING, ha evidenziato come le comunicazioni sui dazi abbiano accresciuto le probabilità di un taglio dei tassi. Secondo lui, le previsioni di stimoli fiscali avevano precedentemente migliorato le prospettive di crescita e inflazione dell’Eurozona, ma lo shock negativo sul commercio e sulla fiducia ha modificato lo scenario.
Gli analisti di Deutsche Bank Research sono d’accordo sulla possibilità di una diminuzione dei tassi più significativa del previsto. Robin Winkler, principale economista di Deutsche Bank Research, stima che le merci cinesi inizialmente destinate agli Stati Uniti, ma ora ostacolate dalle nuove tariffe, saranno deviate verso l’Europa, intensificando la concorrenza sui prezzi per le aziende manifatturiere europee.
Questo eccesso di merce in entrata potrebbe determinare una contrazione dell’inflazione, abbassando i livelli dei prezzi nell’area euro.
Gli specialisti economici di Berenberg Bank prevedono altresì un taglio dei tassi dello 0,25% nel secondo trimestre dell’anno, portando il tasso di riferimento al 2,25%.
Roemheld è dell’opinione che la BCE continuerà ad abbassare i tassi d’interesse durante l’anno corrente, vista la fiacca ripresa economica e la contenuta crescita dei prezzi.
Egli prospetta che il livello desiderato del tasso sui depositi si stabilizzerà attorno all’1,75% entro la fine dell’anno.
Michael Field, stratega capo di mercato di Morningstar per l’Europa, assume una posizione più prudente.
Egli prevede che la BCE sospenderà le proprie decisioni nella prossima riunione del 17 aprile, poiché l’inasprimento della disputa commerciale potrebbe compromettere lo sviluppo economico europeo.
La risposta dell’Europa e le prossime mosse della BCE
In risposta ai dazi annunciati da Trump, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’UE è pronta a reagire. *Bruxelles dovrebbe applicare tariffe su prodotti statunitensi per un valore che potrebbe raggiungere i 26 miliardi di euro.*
La Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha lanciato un appello all’unità, auspicando un “momento europeo” che integri i mercati dei capitali e rimuova le barriere interne. Il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha mantenuto un tono cauto, sottolineando l’incertezza sulle prospettive dell’inflazione a causa delle crescenti frizioni nel commercio globale.
Le prossime riunioni della BCE nel 2025 si terranno il 17 aprile, il 5 giugno, il 24 luglio, l’11 settembre, il 30 ottobre e il 18 dicembre.

Navigare nell’incertezza: una sfida per l’economia europea
La situazione attuale, caratterizzata da tensioni commerciali e incertezza economica, rappresenta una sfida significativa per l’economia europea. La capacità della BCE di bilanciare la lotta contro l’inflazione con il sostegno alla crescita sarà cruciale per il futuro dell’Eurozona. Le prossime decisioni di politica monetaria saranno attentamente monitorate dai mercati finanziari e dagli operatori economici.
Le decisioni della BCE avranno un impatto diretto sui risparmi e sugli investimenti dei cittadini europei. Un taglio dei tassi di interesse potrebbe favorire la ripresa economica, ma potrebbe anche ridurre i rendimenti dei titoli di Stato e dei conti di deposito. È fondamentale che i risparmiatori e gli investitori siano consapevoli di questi rischi e opportunità e che adottino strategie di investimento adeguate al loro profilo di rischio.
In questo contesto, è importante ricordare un concetto base dell’economia: la diversificazione del portafoglio. Non mettere tutte le uova nello stesso paniere è una regola fondamentale per ridurre il rischio e aumentare le probabilità di ottenere rendimenti soddisfacenti nel lungo periodo. Un portafoglio ben diversificato dovrebbe includere diverse asset class, come azioni, obbligazioni, immobili e materie prime.
Un concetto più avanzato, ma altrettanto rilevante, è quello della duration di un portafoglio obbligazionario. La duration misura la sensibilità del prezzo di un’obbligazione alle variazioni dei tassi di interesse. Un portafoglio con una duration elevata sarà più sensibile alle variazioni dei tassi, mentre un portafoglio con una duration bassa sarà meno sensibile. In un contesto di incertezza sui tassi di interesse, è importante valutare attentamente la duration del proprio portafoglio obbligazionario e, se necessario, apportare le opportune modifiche.
In definitiva, la situazione attuale richiede una riflessione attenta sulle proprie scelte finanziarie. È importante informarsi, confrontare le diverse opzioni disponibili e, se necessario, chiedere consiglio a un professionista. Ricorda, il futuro finanziario è nelle tue mani!