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Allarme oro: la rivalutazione che scuoterà l’economia mondiale?

Scopri come una rivalutazione dell'oro potrebbe innescare un reset monetario globale, influenzando il valore del dollaro, il ruolo dei BRICS e il futuro del tuo patrimonio.
  • Gli usa hanno 261,5 milioni di once d'oro a 42,22 dollari.
  • Il debito federale è di 35.000 miliardi, rivalutare l'oro cambierebbe gli equilibri.
  • I brics detengono riserve d'oro non dichiarate fino a 35.000 tonnellate.

Un Bene Rifugio al Centro di Scenari Economici Rivoluzionari

Nel complesso e interconnesso mondo della finanza moderna, l’oro emerge come un’ancora di stabilità, un bene tangibile che resiste all’inflazione e alle manipolazioni monetarie. Mentre le economie globali sono alle prese con debiti insostenibili e bolle speculative, si fa strada l’ipotesi di una rivalutazione ufficiale dell’oro, una mossa che potrebbe ridisegnare gli equilibri di potere tra nazioni, banche centrali e singoli individui.

La storia dell’oro è caratterizzata da numerose e importanti rivalutazioni, spesso provocate da gravi crisi economiche. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno fatto ricorso a questa leva in momenti critici per ristabilire la fiducia nel sistema finanziario. Questi precedenti storici dimostrano che la rivalutazione dell’oro non è un tabù, ma uno strumento di politica economica da utilizzare in situazioni di crisi sistemica.

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  • Rivalutare l'oro? Un'idea rischiosa che potrebbe......
  • E se invece l'oro fosse una trappola per......
  • 🤔 Interesante punto di vista. Ma se invece si puntasse su......

Implicazioni di una Rivalutazione dell’Oro

Attualmente, le riserve auree degli Stati Uniti ammontano a circa 261,5 milioni di once, contabilizzate a un valore di 42,22 dollari l’oncia, per un totale di circa 11 miliardi di dollari. Questa cifra appare irrisoria se confrontata con il debito federale di 35.000 miliardi di dollari. Tuttavia, una rivalutazione dell’oro in linea con il suo valore di mercato trasformerebbe radicalmente questa proporzione. A 10.000 dollari l’oncia, le riserve auree diventerebbero uno degli attivi più significativi nel bilancio statunitense, potenziando la credibilità del Tesoro e attenuando il valore nominale del debito.
Tuttavia, una simile operazione comporterebbe conseguenze di vasta portata. Il mercato dell’oro è attualmente dominato da derivati e contratti futures, creando una complessa rete di promesse di consegna che supera di gran lunga la quantità di oro fisico disponibile. Se il prezzo dell’oro fosse improvvisamente portato a 10.000 dollari, i detentori di contratti derivati richiederebbero la consegna fisica, mettendo a dura prova le banche e le istituzioni finanziarie, che potrebbero trovarsi costrette a chiudere posizioni con perdite ingenti. Questa eventualità potrebbe scatenare un “gold squeeze“, ovvero un tumulto di mercato analogo alla crisi dei subprime del 2008, ma su scala mondiale.

Scenari Futuri e il Ruolo dei BRICS

Una rivalutazione dell’oro equivarrebbe a un vero e proprio reset monetario. Il dollaro, in quanto principale valuta di riserva mondiale, subirebbe una svalutazione implicita, con conseguente inflazione. I beni reali, come energia, materie prime e cibo, diventerebbero più costosi in dollari, mentre i prezzi dei beni di consumo importati aumenterebbero. Chi possiede oro fisico vedrebbe il proprio patrimonio moltiplicarsi.
A livello globale, l’armonizzazione tra le valute fiat e l’oro fisico potrebbe innescare una restrizione creditizia e una contrazione economica, con ripercussioni simili a un grave shock sistemico. Stati come la Cina e la Russia, invece, forti di ingenti accumuli di metallo prezioso, vedrebbero aumentare la propria influenza in ambito finanziario. Nell’ultimo decennio, le nazioni appartenenti al BRICS hanno progressivamente accresciuto le proprie scorte di oro, con valutazioni non confermate che suggeriscono la presenza di riserve cinesi, custodite in istituti bancari statali, superiori alle 2.292 tonnellate dichiarate, potenzialmente fino a 35.000 tonnellate. A seguito di una rivalutazione dell’oro, tali paesi potrebbero avanzare proposte per nuove monete di scambio internazionali, in parte garantite dal metallo prezioso, contendendo il ruolo predominante del dollaro.

Rivalutazione dell’Oro: Un Messaggio Politico e una Nuova Era Monetaria

La rivalutazione dell’oro rappresenterebbe un chiaro messaggio politico: l’era della moneta fiat illimitata e della finanza speculativa sta volgendo al termine. Come nel 1934, quando Roosevelt rivalutò l’oro per salvare l’economia, una simile mossa oggi potrebbe inaugurare una “Bretton Woods 2.0”, ma con un numero maggiore di attori in gioco, tra cui Cina, Russia, India e i paesi del BRICS.

Si prospettano diversi scenari:

Scenario di stabilizzazione (3.000-5.000 $/oz): L’oro viene rivalutato a un prezzo intermedio per rafforzare le riserve statunitensi senza destabilizzare eccessivamente il dollaro.
Scenario di shock (10.000 $/oz): Si verifica una svalutazione massiccia del dollaro, con i mercati globali che entrano in un periodo di turbolenza di 2-3 anni e una ristrutturazione del debito.
Scenario di reset globale:* Si crea un nuovo standard monetario multipolare (BRICS vs. Occidente), con l’oro come base di scambio per i commerci internazionali.

Rivalutare l’oro, anche solo a 3.000 dollari l’oncia, in linea con il prezzo di mercato, significherebbe ammettere che il sistema attuale, basato su liquidità illimitata e debito crescente, non è sostenibile. Una quotazione di 10.000 dollari per oncia, per contro, rappresenterebbe una terapia d’urto, un intervento di rianimazione per un’economia mondiale prossima a una crisi di fiducia, con ripercussioni, tuttavia, significative per l’egemonia occidentale.

L’Oro: Un Faro nell’Incertezza Economica

In un mondo finanziario sempre più complesso, l’oro si conferma un bene rifugio, un porto sicuro per gli investitori in tempi di turbolenza. La sua capacità di conservare valore nel tempo e di resistere alle manipolazioni monetarie lo rende un elemento cruciale per la diversificazione del portafoglio e la protezione del patrimonio.
Diversificare è fondamentale. Una nozione base di economia e finanza ci insegna che non bisogna mai mettere tutte le uova nello stesso paniere. Distribuire i propri investimenti su diverse asset class, come azioni, obbligazioni, immobili e, appunto, oro, aiuta a ridurre il rischio complessivo del portafoglio.

Un concetto più avanzato è quello della correlazione tra asset. L’oro, storicamente, ha una correlazione negativa o bassa con altre asset class, il che significa che tende a comportarsi in modo diverso rispetto a azioni e obbligazioni. In periodi di crisi, quando i mercati azionari crollano, l’oro spesso aumenta di valore, offrendo una protezione contro le perdite.

Riflettiamo: in un mondo in cui le certezze economiche sembrano vacillare, l’oro potrebbe rappresentare una bussola per orientarsi verso un futuro finanziario più stabile e sicuro.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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