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- Ryanair dal 12 novembre 2025 solo carte d'imbarco digitali.
- Check-in in aeroporto: supplemento di 55 euro, secondo Assoutenti.
- Ogni individuo consuma circa 170 kg di carta ogni anno.
Progresso o penalizzazione?
A partire dal 12 novembre 2025, Ryanair ha stabilito che le carte d’imbarco saranno esclusivamente digitali, segnando un punto di svolta nel settore aereo. L’azienda irlandese motiva tale scelta come un ulteriore passo verso la digitalizzazione, promettendo un’esperienza di viaggio più rapida, efficiente e rispettosa dell’ambiente. Ma dietro questa facciata ecologica, si celano interrogativi cruciali sull’accessibilità e i potenziali risvolti economici per i consumatori.
L’eliminazione della carta, in effetti, si inserisce in un contesto più ampio di transizione verso modelli operativi più sostenibili. Studi come quello condotto da *ATM Milano evidenziano come i biglietti digitali abbiano un’impronta carbonica inferiore rispetto a quelli cartacei, considerando l’intero ciclo di vita del prodotto. Tale riduzione deriva principalmente dal minor consumo di risorse naturali, dall’abbattimento dei costi di produzione e dalla semplificazione delle procedure di smaltimento. Tuttavia, è essenziale considerare anche l’impatto ambientale legato alla produzione e al consumo di dispositivi elettronici necessari per usufruire dei biglietti digitali, nonché all’energia impiegata dai data center per gestire il traffico dati generato.
Al di là dei benefici ambientali, l’adozione esclusiva di carte d’imbarco digitali pone una sfida significativa in termini di inclusione sociale. Associazioni di consumatori come Assoutenti e Codacons hanno manifestato forti preoccupazioni riguardo ai costi aggiuntivi che potrebbero gravare sui passeggeri meno esperti con la tecnologia, o che non dispongono di un accesso affidabile a internet. Ryanair prevede, infatti, un supplemento di 55 euro per il check-in in aeroporto, una cifra che, secondo Assoutenti, supera il costo di molti biglietti aerei offerti dalla compagnia stessa. Ciò si traduce in una disparità di trattamento, penalizzando chi non è in grado di gestire autonomamente la procedura di digitalizzazione.
In un’epoca in cui la digitalizzazione è spesso presentata come sinonimo di progresso, è fondamentale non dimenticare chi rischia di rimanere escluso da tale processo. Anziani, persone con disabilità o individui che vivono in aree con scarsa connettività potrebbero trovarsi a dover affrontare costi aggiuntivi o difficoltà logistiche, limitando di fatto il loro diritto alla mobilità.
L’impatto ambientale della digitalizzazione: una prospettiva a 360 gradi
La decisione di Ryanair di abbandonare completamente le carte d’imbarco cartacee solleva una serie di interrogativi sull’effettivo impatto ambientale di tale scelta. Se da un lato, come evidenziato dallo studio di ATM Milano, i biglietti digitali presentano un’impronta carbonica inferiore rispetto a quelli cartacei, è necessario considerare l’intero ciclo di vita dei dispositivi elettronici necessari per usufruire di tale tecnologia.
La produzione di smartphone, tablet e computer portatili richiede l’estrazione di minerali rari, l’impiego di energia e l’utilizzo di sostanze chimiche spesso dannose per l’ambiente. Inoltre, lo smaltimento di questi dispositivi rappresenta una sfida crescente, a causa della presenza di componenti tossici che richiedono processi di riciclo complessi e costosi.
Pertanto, per valutare in modo accurato l’impatto ambientale della digitalizzazione nel settore aereo, è necessario considerare sia i benefici derivanti dalla riduzione del consumo di carta, sia i costi legati alla produzione, all’utilizzo e allo smaltimento dei dispositivi elettronici. Un approccio olistico, che tenga conto di tutti gli aspetti del ciclo di vita, è essenziale per evitare di trasferire l’impatto ambientale da un settore all’altro.
Ogni individuo, in base alle rilevazioni statistiche, impiega mediamente circa 170 kg di carta ogni anno. L’introduzione delle carte d’imbarco digitali potrebbe contribuire a diminuire questo valore, ma è altrettanto cruciale promuovere comportamenti più consapevoli tra i consumatori, stimolando l’uso di dispositivi elettronici a basso consumo e favorendo il riciclo dei rifiuti tecnologici.
- 👍 Ottima iniziativa di Ryanair, un passo avanti verso......
- 😡 Assolutamente inaccettabile! Ryanair pensa solo al profitto......
- 🤔 La digitalizzazione è davvero un progresso per tutti o...?...
Digitalizzazione e accessibilità: un equilibrio difficile da raggiungere
La transizione verso un sistema di carte d’imbarco esclusivamente digitali impone una riflessione approfondita sulle implicazioni sociali di tale scelta. Se da un lato la digitalizzazione può semplificare e velocizzare le procedure di viaggio per chi è in grado di utilizzarla, dall’altro rischia di creare nuove barriere per chi non ha le competenze o le risorse necessarie.
Associazioni di consumatori come Assoutenti e Codacons hanno sottolineato come la decisione di Ryanair di imporre un supplemento di 55 euro per il check-in in aeroporto penalizzi i passeggeri meno esperti con la tecnologia, o che non dispongono di un accesso affidabile a internet. Tale costo aggiuntivo potrebbe rappresentare un ostacolo significativo per anziani, persone con disabilità o individui che vivono in aree con scarsa connettività, limitando di fatto il loro diritto alla mobilità.
Altre compagnie aeree, come EasyJet e Lufthansa, pur promuovendo la digitalizzazione dei biglietti, sembrano adottare un approccio più flessibile, offrendo alternative gratuite per chi preferisce la carta d’imbarco tradizionale. La strategia di Ryanair, al contrario, appare più rigida e orientata alla massimizzazione dei profitti, a scapito dell’accessibilità e dell’inclusione sociale.
Secondo Mauro Bolla, country manager di Ryanair per l’Italia, la digitalizzazione è una scelta strategica per offrire all’utente un’esperienza più semplice e indipendente. Tuttavia, è lecito chiedersi se tale semplificazione non si traduca in una penalizzazione per chi non è in grado di utilizzare le tecnologie digitali.

Verso un futuro inclusivo: l’importanza di un approccio equilibrato
L’innovazione tecnologica, se ben gestita, può rappresentare un potente strumento per migliorare la qualità della vita e promuovere la sostenibilità ambientale. Tuttavia, è fondamentale che tale progresso non avvenga a scapito dell’inclusione sociale e dell’accessibilità. La decisione di Ryanair di abbandonare completamente le carte d’imbarco cartacee solleva interrogativi importanti sul ruolo delle compagnie aeree nel garantire un servizio equo e accessibile a tutti i passeggeri, indipendentemente dalle loro competenze digitali o dalla loro disponibilità economica.
Un approccio più equilibrato potrebbe consistere nell’offrire alternative gratuite per chi preferisce la carta d’imbarco tradizionale, investire in programmi di alfabetizzazione digitale per aiutare i passeggeri meno esperti a utilizzare le nuove tecnologie e collaborare con le associazioni di consumatori per individuare soluzioni innovative che garantiscano l’accessibilità e l’inclusione.
Il futuro del trasporto aereo deve essere caratterizzato da un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Solo in questo modo sarà possibile garantire un servizio di qualità, accessibile a tutti e rispettoso dell’ambiente.
La digitalizzazione è un processo che semplifica la vita di molti, ma crea anche nuove sfide per chi non ha accesso alla tecnologia o non ha le competenze per utilizzarla. In questo contesto, è fondamentale che le aziende, come Ryanair, tengano conto delle esigenze di tutti i consumatori, offrendo alternative accessibili e garantendo che nessuno venga lasciato indietro.
Nozione base: Costo-opportunità. Ogni scelta comporta la rinuncia a un’alternativa. In questo caso, Ryanair potrebbe massimizzare i profitti a breve termine con la digitalizzazione, ma rischia di alienarsi una parte della sua clientela e di danneggiare la sua immagine a lungo termine.
Nozione avanzata: Esternalità*. Le decisioni di un’azienda possono avere conseguenze positive o negative su terzi che non sono direttamente coinvolti nella transazione. L’eliminazione della carta ha un’esternalità positiva sull’ambiente (minore consumo di carta) ma un’esternalità negativa sui consumatori meno digitalizzati (costi aggiuntivi).
Riflettiamo: la digitalizzazione è un treno in corsa, ma è importante assicurarsi che tutti abbiano la possibilità di salirci a bordo. Le aziende devono assumersi la responsabilità di mitigare le esternalità negative e di promuovere un accesso equo alle nuove tecnologie. Altrimenti, il progresso rischia di diventare un lusso per pochi, anziché un beneficio per tutti.







