Capitale umano: la strategia vincente di Intesa Sanpaolo per il 2025

Considerare il proprio personale non come una semplice risorsa, ma come un vero e proprio capitale umano, un asset strategico su cui investire per garantire crescita sostenibile e un vantaggio competitivo duraturo. Questa filosofia si concretizza in una serie di iniziative mirate a valorizzare i dipendenti, promuovendo la formazione continua, il welfare aziendale e la diversità e l’inclusione. L’approccio di Intesa Sanpaolo all’economia del personale si configura, quindi, come un elemento distintivo nel panorama bancario italiano. L’investimento nel capitale umano non è soltanto una questione etica o sociale, ma una precisa scelta strategica che si traduce in risultati tangibili in termini di performance finanziaria, capacità di innovazione e attrazione dei migliori talenti. La banca ha compreso che in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e da una crescente complessità dei mercati, il vero fattore differenziante è rappresentato dalle persone, dalle loro competenze, dalla loro motivazione e dalla loro capacità di lavorare insieme in modo efficace. Per questo motivo, Intesa Sanpaolo ha messo in atto una serie di programmi e iniziative volti a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante, in cui i dipendenti si sentano valorizzati, supportati e incoraggiati a dare il meglio di sé.

Un aspetto fondamentale di questa strategia è rappresentato dalla formazione continua. Intesa Sanpaolo investe ingenti risorse nella progettazione e nell’erogazione di programmi di formazione mirati a sviluppare le competenze tecniche e manageriali dei propri dipendenti. Questi programmi non si limitano a fornire le conoscenze necessarie per svolgere al meglio il proprio lavoro, ma mirano anche a promuovere lo sviluppo di capacità di leadership, di problem solving e di innovazione. La banca ha inoltre lanciato l’Academy per le Imprese, un’iniziativa volta a offrire alle aziende italiane corsi di alta formazione per l’aggiornamento delle competenze richieste da modelli organizzativi ed economici innovativi. Tra le prime iniziative, spicca l’Executive Master in Business Administration (EMBA), realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo Formazione e Intesa Sanpaolo Innovation Center, e destinato alle imprese di Campania, Basilicata, Calabria e Puglia. L’obiettivo è fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione e per contribuire attivamente all’innovazione delle proprie aziende. Nel complesso, Intesa Sanpaolo Formazione ha coinvolto oltre 18.000 persone e più di 4.000 aziende, erogando più di 500.000 ore formative. Questo impegno costante nella formazione si traduce in un vantaggio competitivo per la banca, che può contare su un personale altamente qualificato e in grado di affrontare le sfide del mercato con competenza e professionalità.

Welfare aziendale e work-life balance

Un altro elemento chiave della strategia di Intesa Sanpaolo è rappresentato dal welfare aziendale. La banca offre ai propri dipendenti una vasta gamma di benefit e servizi volti a migliorare il loro benessere e a conciliare al meglio la vita professionale con quella privata. Tra questi, si possono citare i servizi di assistenza sanitaria, il supporto alla genitorialità (come asili nido aziendali e permessi più ampi per maternità/paternità), le agevolazioni per il tempo libero e le opportunità di smart working e di flessibilità oraria. Intesa Sanpaolo ha compreso che un dipendente sereno e soddisfatto è un dipendente più produttivo e motivato. Per questo motivo, la banca si impegna a creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano supportati e valorizzati, in modo da poter dare il meglio di sé. Il sistema integrato di welfare si è evoluto negli anni, offrendo soluzioni innovative come la banca del tempo, che consente ai dipendenti di accumulare ore di lavoro extra per poi utilizzarle in futuro per esigenze personali. Questo approccio flessibile e personalizzato dimostra l’attenzione della banca alle esigenze individuali dei propri dipendenti. Intesa Sanpaolo è consapevole che il work-life balance è un fattore cruciale per attrarre e trattenere i migliori talenti, soprattutto in un’epoca in cui le nuove generazioni sono sempre più attente alla qualità della vita e alla possibilità di conciliare al meglio lavoro e famiglia.

L’impegno di Intesa Sanpaolo nel welfare aziendale si è concretizzato anche nell’estensione dei benefici a ogni tipo di famiglia nel 2022, dimostrando un’attenzione particolare all’inclusione e alla diversità. Questa iniziativa ha contribuito a creare un ambiente di lavoro più accogliente e rispettoso delle differenze individuali, in cui tutti si sentono valorizzati e supportati. L’attenzione al benessere dei dipendenti non è solo una questione etica, ma anche una precisa scelta strategica che si traduce in risultati tangibili in termini di riduzione dell’assenteismo, aumento della produttività e miglioramento del clima aziendale. Intesa Sanpaolo ha compreso che investire nel benessere dei propri dipendenti significa investire nel futuro della banca. Il welfare aziendale è quindi un elemento fondamentale della strategia di gestione del capitale umano di Intesa Sanpaolo, che si configura come un modello di best practice nel settore bancario italiano.

Diversità e inclusione come motori di innovazione

Intesa Sanpaolo si distingue anche per il suo forte impegno nella promozione della diversità e dell’inclusione. La banca ha implementato una serie di politiche volte a garantire pari opportunità a tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere, dall’età, dall’orientamento sessuale o dall’origine etnica. Questo impegno si traduce in un ambiente di lavoro più inclusivo e creativo, in cui tutti si sentono valorizzati e rispettati. Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta come la prima banca al mondo tra i 100 luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità presenti secondo il FTSE Diversity and Inclusion Index – Top 100. Il gruppo si è classificato al settimo posto a livello globale, primo gruppo bancario in assoluto e unico in Italia. Questo riconoscimento testimonia l’efficacia delle politiche di diversità e inclusione implementate dalla banca. A supporto della parità di genere, Intesa Sanpaolo ha implementato iniziative come “the Art of Leadership”, un percorso di networking che coinvolge circa 1150 persone, e percorsi di formazione rivolti alla popolazione femminile ad alto potenziale. Nel 2020 è stata approvata la policy “Principi in materia di Diversity & Inclusion”, che formalizza la politica di inclusione verso tutte le forme di diversità, basandola sul rispetto di tutte le persone, sulla meritocrazia e sulle pari opportunità.
Intesa Sanpaolo ha compreso che la diversità e l’inclusione non sono solo una questione di responsabilità sociale, ma anche un motore di innovazione e di crescita economica. Un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo favorisce la creatività, la collaborazione e la capacità di risolvere problemi complessi. La banca ha inoltre adottato misure concrete per contrastare le molestie sessuali, pubblicando nel 2021 le “Regole per il Contrasto alle Molestie Sessuali”, un documento che affianca il Codice Etico ed il Codice di Comportamento nell’esplicitare la politica di ferma condanna di ogni tipo di molestia e che disciplina nel dettaglio il processo di gestione delle segnalazioni. La pubblicazione del documento è stata accompagnata da un corso di formazione annuale obbligatorio per diffonderne la conoscenza e l’attuazione. L’impegno di Intesa Sanpaolo nella promozione della diversità e dell’inclusione si configura quindi come un elemento distintivo nel panorama bancario italiano, che contribuisce a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante, in cui tutti si sentono valorizzati e rispettati.

Un modello virtuoso per il futuro del lavoro

L’approccio di Intesa Sanpaolo alla gestione del capitale umano rappresenta un modello virtuoso per il futuro del lavoro. La banca ha compreso che investire nelle persone è la chiave per garantire la crescita sostenibile e il successo a lungo termine. Questo approccio si basa su una visione innovativa, che considera i dipendenti non come una semplice risorsa, ma come un vero e proprio asset strategico. Intesa Sanpaolo ha saputo creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentono valorizzati, motivati e inclusi, e questo si riflette positivamente sulla sua performance finanziaria. La banca ha dimostrato che l’attenzione all’economia del personale non è solo una questione etica o sociale, ma una precisa scelta strategica che si traduce in risultati tangibili. L’impegno di Intesa Sanpaolo nella formazione continua, nel welfare aziendale e nella promozione della diversità e dell’inclusione si configura come un modello di best practice nel settore bancario italiano, che può ispirare altre aziende a investire nel proprio capitale umano. In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e da una crescente complessità dei mercati, il vero fattore differenziante è rappresentato dalle persone, dalle loro competenze, dalla loro motivazione e dalla loro capacità di lavorare insieme in modo efficace. Intesa Sanpaolo ha compreso questo concetto e ha messo in atto una serie di programmi e iniziative volti a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante, in cui i dipendenti si sentano valorizzati, supportati e incoraggiati a dare il meglio di sé.
L’esperienza di Intesa Sanpaolo dimostra che investire nel capitale umano è una strategia vincente per le aziende che vogliono battere la concorrenza e crescere in modo sostenibile. La banca ha saputo creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentono valorizzati, motivati e inclusi, e questo si riflette positivamente sulla sua performance finanziaria.

Una nozione di base di economia applicabile a questo caso è che il capitale umano, ovvero l’insieme delle conoscenze, competenze e abilità dei lavoratori, è un fattore cruciale per la crescita economica di un’azienda e di un paese. Investire nella formazione e nel benessere dei dipendenti aumenta la loro produttività e il loro valore, generando un circolo virtuoso.

Un concetto più avanzato è la teoria del capitale umano specifico. Questa teoria suggerisce che le competenze acquisite dai dipendenti durante il lavoro in un’azienda specifica possono non essere facilmente trasferibili ad altre aziende. Pertanto, le aziende hanno un incentivo a investire nella formazione dei propri dipendenti, anche se ciò comporta un costo iniziale, perché ciò aumenta la loro fedeltà e riduce il rischio di turnover.

Ti invito a riflettere su come le aziende in cui hai lavorato o che conosci gestiscono il proprio capitale umano. Quali sono le pratiche che ritieni più efficaci? Come potresti migliorare la gestione del personale nella tua azienda o nel tuo settore?