E-Mail: [email protected]
- Flat tax del 10% per ISA superiori a 8.
- Incremento di guadagno oltre 85.000€: tassazione IRPEF o IRES.
- Adesione al CPB entro il 30 settembre 2025.
Il concordato preventivo biennale (CPB) rappresenta uno strumento innovativo nella pianificazione fiscale per gli anni 2025-2026. Questa misura consente ai contribuenti non solo la chance di accordarsi anticipatamente con il Fisco riguardo al reddito imponibile, ma apre anche le porte a opportunità fiscali vantaggiose attraverso una possibile tassazione alleggerita. Ideata allo scopo principale di incentivare l’adempimento volontario degli obblighi fiscali e facilitare le procedure burocratiche, questa impostazione introduce anche un sistema consistente in una flat tax applicabile ai ricavi incrementali; le aliquote varieranno a seconda della valutazione ISA (Indice Sintetico di Affidabilità Fiscale), che identifica la serietà del contribuente.
Essere partecipe del CPB comporta dunque accettare un importo concordato maggiore rispetto a quello dell’esercizio passato; questo approccio mira a favorire un continuo miglioramento del rating relativo all’affidabilità tributaria. In cambio dell’assunzione implicita verso valori più elevati del proprio reddito decretati dal contrattuale accordo anteposto all’anno antecedente alla rendicontazione impositiva passata, sarà permesso al soggetto coinvolto l’accesso a vantaggi tangibili sotto forma della riduzione delle imposte sul surplus generato oltre i guadagni effettivi dichiarati nei periodi precedenti.

Le Aliquote della Flat Tax e i Limiti Introdotti
L’impianto della flat tax, riguardante il reddito incrementale, prevede un’articolazione su tre diverse aliquote dipendenti dal punteggio ISA attribuito ai contribuenti:
– Un’aliquota del:
- Aperta agli ISA superiori a otto: del 10%
- Eccentrica per gli ISA tra sei ed otto:del 12%
- A scapito degli ISA sotto sei: della proporzione del 15%
È fondamentale notare che il decreto legislativo correttivo n.81/2025 ha stabilito restrizioni all’applicabilità della suddetta legge fiscale agevolata. Nello specifico, se l’incremento di guadagno rispetto al fatturato preventivato oltrepassa la cifra di ottantacinquemila euro nell’anno precedente all’imposizione fiscale, sull’importo che supera questa soglia verrà imposta una tassazione ordinaria.
Rivelando:
-Una percentuale intorno al (43%)IRPEF; -Ed un’altra ferma attorno al (24%) IRES.
Questa misura è volta a impedire opportunità fiscalmente vantaggiose per quei contribuenti caratterizzati da significativi salti nei loro rendimenti economici.
- 👍 Ottima iniziativa per semplificare la vita ai contribuenti......
- 🤔 Non sono convinto, mi sembra un'ennesima complicazione......
- 🤯 Curva di Laffer e CPB: una connessione inaspettata che apre......
- 💰 Conviene davvero? Analisi costi-benefici indispensabile......
- 📈 Un'opportunità per chi punta alla crescita, ma attenzione......
- ⚖️ Flat tax: una lama a doppio taglio, pro e contro da valutare......
- 📝 Scadenze e controlli: occhio a non commettere errori......
- 🤓 Concordato preventivo biennale: guida completa e approfondita......
- 🎯 Pianificazione fiscale strategica: la chiave per il successo......
- ⚠️ Attenzione alle cause di esclusione, potrebbero compromettere......
Esempio Pratico e Vantaggi dell’Adesione
Affinché si possano comprendere i benefici derivanti dalla flat tax, poniamo attenzione su un soggetto che possiede una valutazione ISA pari a 8,5 e dichiara nel 2024 ricavi aziendali ammontanti a 38.000 euro; dopo aver applicato le necessarie correzioni normative, si determina un reddito valido ai fini del CPB che risulta essere 36.200 euro.
A tale soggetto viene offerta come obiettivo tassabile nel futuro la cifra concordata relativamente al 2025, fissata in 37.600 ed ulteriormente innalzata fino alla somma proposta nel successivo anno fiscale (39.390) in occasione del 2026.
Sotto tali premesse, quindi, osserviamo come la parte imponibile ascenda rispetto al citato livello base: nel caso specifico del 2025, i fondi eccedenti da assoggettarsi a imposta ammonteranno così ad almeno 1.400 euro (risultando da una semplice sottrazione tra quelli programmati e base); proseguendo nella considerazione dello stesso discorso nell’annualità seguente (3.190 euro), possiamo misurare l’impatto economico sull’imposizione se verrà introdotta percentualmente l’aliquota fissa pari al 10%: conseguentemente sarà vincolante fornire al fisco somme rispettivamente di 140 euro attraverso la nuova impostazione tributaria del 2025, aumentando fino al 319% richiesto nell’anno sessantaseiesimo, chiarendo quelle politiche volte all’allentamento dell’onere impositivo attraverso opportunistiche facilitazioni legislative unitamente agli indirizzi pubblicitari finanziari presupposti inizialmente idonei all’obiettivo previsto dal sistema normativo corrente.
Scadenze, Controlli e Cause di Esclusione
Coloro che desiderano partecipare al CPB per il periodo biennale 2025-2026 sono tenuti a manifestare questa volontà entro e non oltre il 30 settembre 2025. Tale comunicazione deve avvenire attraverso la presentazione del modello Redditi 2025, che si riferisce ai redditi dell’anno precedente (ossia i redditi del 2024), unitamente al modello CPB, debitamente compilato e firmato.
Risulta essenziale prestare una particolare attenzione alla verifica dei dati forniti nella dichiarazione; infatti, eventuali errori od omissioni sottendono rischiosi compromessi riguardo alla validità dell’adesione. Di conseguenza, sarà imprescindibile un attento controllo sui ricavi, sui costi e su tutti i valori riportati nel modello CPB. È altresì cruciale accertarsi della mancata esistenza delle cause di esclusione contemplate dalle normative vigenti; fra queste si annoverano eventi straordinari che possano aver avuto un impatto sostanziale sul reddito del contribuente stesso.
Considerazioni Finali: Un’Opportunità da Valutare con Attenzione
Il concordato preventivo biennale si configura come una possibilità attraente per quei soggetti passivi intenzionati a riorganizzare in modo strategico il proprio assetto tributario avvalendosi della dote offerta dalla tassazione favorevole. È tuttavia essenziale procedere con cautela nell’analizzare meticolosamente sia gli aspetti positivi sia quelli negativi legati alla partecipazione all’iniziativa; ciò include una considerazione attenta dei vincoli posti dal decreto legislativo correttivo n. 81/2025, così come delle prospettive individuali relative alla crescita del proprio reddito.
A tal proposito, il termine fondamentale da esplorare è quello della pressione fiscale. La struttura del CPB intende sfruttare l’approccio della “flat tax”, orientandosi verso una diminuzione della suddetta pressione sui guadagni aggiuntivi; questo stimolo ha lo scopo non solo di facilitare ma anche di rendere più vantaggioso il processo dichiarativo dei redditi superiori da parte dei contribuenti stessi.
Inoltre, una dimensione teorica degna d’attenzione risiede nella comprensione della curva di Laffer. Tale postulato suggerisce l’esistenza di un grado ideale d’imposizione che possa massimizzare le risorse fiscali erogabili. Quando gli oneri fiscali raggiungono livelli poco sostenibili, c’è il rischio concreto che tali misure ostacolino l’operatività economica generale, comportando persino una contrazione negli incassi pubblici. Nell’ottica del CPB ci si può quindi interrogare sull’efficacia quale opportunità pensata per proporsi verso tale punto auspicabile, e infondere nuove motivazioni affinché ci sia maggiore adesione alle normative vigenti, oltre ad accrescere i volumi nei tributi totali rimessi allo Stato. Confido che il presente scritto possa aver contribuito a una migliore comprensione del concordato preventivo biennale. Tieni presente che la pianificazione fiscale, essendo cruciale nell’ambito della gestione delle finanze, merita attenzione. È fortemente raccomandabile rivolgersi a un esperto per analizzare la tua condizione particolare e adottare scelte oculate.







