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Allarme fisco: ecco come il concordato biennale impatta sul tuo bilancio

Scopri le nuove regole del concordato preventivo biennale 2025-2026, le implicazioni contabili e come adeguare la tua pianificazione fiscale per massimizzare i benefici.
  • CPB 2025/2026: calcolo dal reddito 2024 con indicatori di affidabilità.
  • Redditi inferiori del 50% cessano gli effetti del concordato.
  • Riduzione del 10%-30% per sospensione attività causa eventi straordinari.
  • Modulazione del 50% del maggior reddito rispetto al 2024.

Concordato Preventivo Biennale 2025-2026: Nuove Regole e Implicazioni Contabili

Il concordato preventivo biennale (CPB) si prepara ad affrontare il biennio 2025-2026 con nuove regole, attuando le previsioni del decreto legislativo n. 13/2024. Il decreto del vice ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 aprile 2025, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, definisce i criteri di elaborazione della proposta di concordato per i contribuenti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (Isa). Questo strumento, rivolto principalmente alle imprese di minori dimensioni, introduce una significativa distinzione tra il reddito civilistico e quello fiscale, con importanti implicazioni contabili e di informativa nel bilancio OIC.

La metodologia di calcolo, approvata con decreto ministeriale, ricalca quella del precedente biennio, ma con aggiornamenti necessari per attualizzarne i contenuti al nuovo contesto temporale. La proposta di concordato è elaborata dall’Agenzia delle Entrate, tenendo conto degli andamenti economici e dei mercati, delle redditività individuali e settoriali desumibili dagli Isa, e dei limiti imposti dalla normativa sulla tutela dei dati personali.

Dettagli della Metodologia di Calcolo

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La metodologia per il CPB 2025/2026 si basa su diversi passaggi chiave. Partendo dal reddito dichiarato dal contribuente nell’annualità oggetto di dichiarazione (periodo d’imposta 2024), vengono misurati i singoli indicatori elementari di affidabilità e anomalia. Successivamente, si valutano i risultati economici nella gestione operativa negli ultimi tre periodi di imposta, compresa quella oggetto di dichiarazione, confrontandoli con valori di riferimento settoriali. Infine, si applica un criterio per la formulazione della base Irap e si effettua una rivalutazione con proiezioni macroeconomiche per i periodi d’imposta 2025 e 2026.

Un aspetto cruciale è la proiezione macroeconomica del biennio 2025-26, che prevede l’utilizzo del PIL nominale stimato per tali annualità nella rivalutazione del reddito da concordare. L’oggetto della proposta di CPB, in linea con il Dlgs n. 13/2024, individua per il biennio 2025 e 2026:

Il reddito di lavoro autonomo derivante dall’esercizio di arti e professioni, rilevante ai fini delle imposte sui redditi (articolo 15, Dlgs n. 13/2024).
Il reddito d’impresa, rilevante ai fini delle imposte sui redditi (articolo 16, Dlgs n. 13/2024). Il valore della produzione netta, rilevante ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (articolo 17, Dlgs n. 13/2024).

Cessazione degli Effetti del Concordato e Adeguamento della Proposta

Il decreto prevede la cessazione degli effetti del concordato in presenza di circostanze eccezionali che determinano minori redditi effettivi o minori valori della produzione netta effettivi eccedenti la misura del 50% rispetto a quelli oggetto del concordato. Queste circostanze includono eventi calamitosi, danni ai locali o alle scorte di magazzino, impossibilità di accesso ai locali, sospensione dell’attività, liquidazione ordinaria, cessione in affitto dell’unica azienda e sospensione dell’attività ai fini amministrativi.

È prevista, inoltre, la possibilità di adeguare la proposta relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025, tenendo conto di eventuali segnalazioni di possibili eventi straordinari. In tal caso, i redditi e il valore della produzione netta possono subire una riduzione del 10%, 20% o 30%, a seconda della durata della sospensione dell’attività economica causata dagli eventi straordinari.

Infine, il decreto conferma le misure per graduare la proposta di concordato nel corso del biennio. L’eventuale maggiore reddito individuato per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2025 rispetto al reddito dichiarato per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2024 è considerato nella misura del 50%. Tale modulazione viene effettuata anche ai fini della proposta di base imponibile Irap.

Implicazioni Contabili e di Bilancio

L’adesione al CPB comporta significative implicazioni contabili e di informativa nel bilancio OIC. In particolare, richiede una chiara evidenziazione nella Nota integrativa delle ragioni della differenza tra imposta teorica e imposta effettiva, specificando che l’onere fiscale effettivo è determinato sulla base del reddito concordato e non del risultato d’esercizio.

Inoltre, il CPB incide sulle attività per imposte anticipate e sulle passività per imposte differite iscritte nei bilanci precedenti. L’adesione al CPB comporta la sterilizzazione di alcune differenze temporanee, che potrebbero non produrre effetti fiscali nell’esercizio 2024 per effetto del concordato. In tal caso, è necessario procedere con la cancellazione della connessa fiscalità differita. Ad esempio, nel caso di compensi agli amministratori deliberati ma non corrisposti, la deduzione del compenso potrebbe non produrre effetti se l’impresa ha aderito al CPB, richiedendo lo storno delle imposte anticipate iscritte nel bilancio precedente.

Concordato Preventivo Biennale: Un’Opportunità per la Pianificazione Fiscale?

Il concordato preventivo biennale rappresenta uno strumento complesso che richiede un’attenta valutazione da parte delle imprese. Da un lato, offre la certezza di un carico fiscale predefinito per due anni, semplificando la pianificazione finanziaria e riducendo il rischio di contestazioni da parte dell’amministrazione finanziaria. Dall’altro, impone una rigida adesione al reddito concordato, limitando la possibilità di beneficiare di eventuali variazioni positive del reddito effettivo.

La chiave per un’efficace adesione al CPB risiede nella capacità di valutare accuratamente il proprio potenziale reddituale futuro e di comprendere appieno le implicazioni contabili e fiscali di questa scelta.

Un concetto base di economia e finanza applicabile in questo contesto è la pianificazione fiscale, ovvero la strategia di gestione delle proprie attività economiche al fine di minimizzare il carico fiscale, nel rispetto delle normative vigenti. Il CPB può essere visto come uno strumento di pianificazione fiscale, ma richiede un’attenta analisi dei costi e dei benefici.

Un concetto avanzato è la teoria dei giochi, che può essere utilizzata per analizzare l’interazione tra l’impresa e l’amministrazione finanziaria nel contesto del CPB. L’impresa deve valutare la probabilità di essere soggetta a controlli fiscali e il costo di tali controlli, al fine di determinare se l’adesione al CPB è la strategia ottimale.

In definitiva, l’adesione al CPB è una decisione strategica che deve essere presa con consapevolezza e con il supporto di professionisti esperti in materia fiscale e contabile. È fondamentale valutare attentamente le proprie prospettive di crescita e la propria tolleranza al rischio, al fine di determinare se il CPB è lo strumento più adatto per raggiungere i propri obiettivi finanziari.
l’ammontare del profitto aziendale tassabile, come definito dall’articolo del decreto legislativo in materia di imposte sui redditi;
il valore della produzione al netto, rilevante per il calcolo dell’imposta regionale sulle attività produttive, secondo quanto stabilito dall’articolo del decreto legislativo di riferimento; un eventuale eccedenza di utile riscontrata per l’anno fiscale in corso al dicembre rispetto a quanto dichiarato per l’esercizio fiscale in corso al dicembre viene considerata solamente al per cento;
questa stessa logica di ponderazione si estende anche alla determinazione della base imponibile Irap proposta;
in particolare, si richiede un’esplicita menzione, all’interno della nota integrativa, dei motivi che spiegano lo scostamento tra l’imposta calcolata teoricamente e quella effettivamente versata, precisando che l’effettivo importo delle imposte è calcolato in base al reddito oggetto di concordato, anziché basarsi sul risultato di esercizio;
per di più, l’adesione al CPB esercita un impatto sulle poste relative alle imposte anticipate attive e alle imposte differite passive, precedentemente iscritte a bilancio.

—–
Ecco le frasi riformulate:

*em il profitto aziendale, come individuato dall’articolo del decreto legislativo relativo all’imposizione sui redditi, costituisce il reddito di impresa rilevante.
*em ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, si considera il valore aggiunto netto, in linea con le disposizioni dell’articolo del decreto legislativo specifico.
La stessa logica di calcolo proporzionale è estesa alla determinazione della proposta relativa alla base imponibile Irap.
Si rende necessario esporre chiaramente nella nota integrativa le motivazioni che giustificano la discrepanza tra l’imposta calcolata in via teorica e quella effettivamente versata, puntualizzando che l’ammontare effettivo delle imposte è definito in base al reddito su cui si è raggiunto l’accordo e non sul risultato economico dell’esercizio. In aggiunta, l’adozione del CPB ha un effetto sulle poste patrimoniali relative alle imposte anticipate attive e alle imposte differite passive, che erano state precedentemente inserite in bilancio.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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Stefano
Stefano
2 mesi fa

Finalmente un po’ di chiarezza! Però, chi mi spiega in parole semplici come funziona sta storia delle imposte anticipate e differite? Sembra arabo!

Tommaso
Tommaso
2 mesi fa

Ma è l’ennesima complicazione per le piccole imprese! Invece di semplificare, continuano a creare strumenti complessi che solo i commercialisti capiscono. Che poi, guarda caso, sono sempre loro a guadagnarci…

Anna
Anna
2 mesi fa

Mah, io non so… mi sembra una mezza fregatura. Ti vincola per due anni, e se poi il business va meglio, hai perso l’opportunità di guadagnare di più. A meno che non si barino i dati, eh…

Aurora
Aurora
2 mesi fa

Interessante l’analisi sulla teoria dei giochi. In effetti, la decisione di aderire al CPB è una valutazione del rischio/opportunità. Bisogna ponderare bene i costi di un eventuale controllo con i benefici della certezza fiscale.

Alessandra
Alessandra
2 mesi fa

Scusate ma nel testo c’e’ scritto 2025-2026… quindi non si parte dal 2024, che anno è quello che si dichiara per capirci? è il 2023? mi sembra un casino! (err. di battitura voluta)

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