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- Ue pronta allo 'spezzatino' per arginare il monopolio Google.
- Web tax risorsa per servizi pubblici, ma Usa minacciano ritorsioni.
- Transizione green: non modificare i target per evitare instabilità.
- Alleanza Ue per veicoli elettrici piccoli e accessibili.
L’Unione Europea Contro il Dominio di Google: Verso uno “Spezzatino” Digitale?
La vicepresidente esecutiva della Commissione Europea, Teresa Ribera, ha lanciato un chiaro segnale di sfida nei confronti del colosso tecnologico Google, prospettando la possibilità di uno “spezzatino” per arginare il suo quasi monopolio nel settore della pubblicità online. Questa mossa, che si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Europa e Stati Uniti sul tema della sovranità digitale, mira a ristabilire un equilibrio nel mercato e a prevenire future violazioni delle norme antitrust.
Ribera ha sottolineato come Google, gestendo l’intera filiera della pubblicità online – dall’offerta alla domanda, fino all’abbinamento – abbia creato una posizione dominante tale da influenzare sia gli utenti che le imprese. L’intervento della Commissione Ue, attraverso l’applicazione delle leggi antitrust, si rende quindi necessario per garantire una concorrenza leale e proteggere i consumatori. La commissaria ha aperto alla possibilità che Google presenti alternative meno drastiche, ma ha avvertito che, in caso contrario, sarà la Commissione a decidere le misure da adottare.

Web Tax e Sovranità Digitale: Un Nuovo Scenario Geopolitico
La battaglia contro Google non è isolata, ma si inserisce in un quadro più ampio di rivendicazione della sovranità digitale europea. Ribera ha espresso la sua approvazione riguardo alla cosiddetta “web tax”, una tassa applicata da alcuni paesi membri alle grandi aziende tecnologiche, considerandola una risorsa economica che può essere impiegata per potenziare i servizi pubblici. Allo stesso tempo, ha criticato l’ingerenza di Paesi terzi, come gli Stati Uniti, nelle decisioni regolamentari e fiscali dell’Ue.
La multa inflitta a Google dall’Unione Europea per violazione delle leggi sulla concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie ha scatenato una reazione furiosa da parte degli Stati Uniti, con minacce di ritorsioni commerciali. Questo episodio, secondo molti osservatori, segna l’inizio di una vera e propria “guerra fredda digitale”, in cui si confrontano due visioni del mondo: quella europea, basata su regole, pari opportunità e protezione dei consumatori, e quella americana, orientata alla supremazia tecnologica come strumento di potere nazionale.
Il Settore Bancario e la Transizione Green: Equilibrio e Sostenibilità
Oltre al settore tecnologico, Ribera ha affrontato anche temi cruciali come il settore bancario e la transizione green. Nel primo caso, ha ribadito che le norme europee limitano chiaramente l’influenza della politica sulle operazioni finanziarie, esprimendo dubbi sulle condizioni imposte sull’ops di Unicredit e richiedendo ulteriori informazioni al governo italiano.
Per quanto riguarda la transizione green, Ribera ha sottolineato l’importanza di non modificare i target stabiliti, per evitare instabilità e imprevedibilità tra gli investitori. Ha inoltre evidenziato la necessità di evitare una sovra-concentrazione di incentivi sulla mobilità sostenibile privata, a scapito di altri settori altrettanto importanti. La commissaria ha infine rilanciato l’idea di un’alleanza europea per la produzione di veicoli elettrici piccoli e a basso costo, accessibili anche al ceto medio del Sud Europa.
Verso un Futuro Digitale Europeo: Regole, Concorrenza e Sovranità
La posizione della Commissione Europea, guidata da figure come Teresa Ribera, evidenzia una crescente consapevolezza della necessità di un approccio regolamentare più incisivo nei confronti delle Big Tech. La posta in gioco non è solo la concorrenza nel mercato digitale, ma la sovranità stessa dell’Europa in un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato. La capacità dell’Ue di far rispettare le proprie regole e di proteggere i propri interessi sarà determinante per il futuro del continente.
Amici lettori, in questo scenario complesso e in rapida evoluzione, è fondamentale comprendere alcuni concetti chiave di economia e finanza.
*Nozione base: La diversificazione è una strategia fondamentale per mitigare i rischi negli investimenti. Non mettere tutte le uova nello stesso paniere significa distribuire i propri capitali su diverse attività, riducendo l’impatto negativo di eventuali perdite in un singolo settore.
Nozione avanzata: Il concetto di esternalità* è cruciale per comprendere le dinamiche del mercato digitale. Le esternalità si verificano quando le azioni di un’entità economica (come una Big Tech) influenzano il benessere di terzi (come i consumatori o le imprese concorrenti) senza che questi ultimi siano compensati o penalizzati per tali effetti. Le esternalità possono essere positive (ad esempio, l’innovazione tecnologica che beneficia l’intera società) o negative (ad esempio, l’abuso di posizione dominante che danneggia la concorrenza).
Riflettiamo: in un mondo in cui le Big Tech detengono un potere sempre maggiore, come possiamo garantire che le loro azioni generino benefici per tutti e non solo per pochi? Quali strumenti abbiamo a disposizione per correggere le esternalità negative e promuovere un futuro digitale più equo e sostenibile?







