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- Il tribunale svizzero dichiara illegale l'azzeramento di 16,5 miliardi di franchi svizzeri di AT1.
- La FINMA ha ordinato l'azzeramento degli AT1 prima della fusione con UBS.
- La sentenza può essere impugnata alla Corte Suprema svizzera.
La Sentenza Shock: Azzeramento dei Bond Credit Suisse Dichiarato Illegale
Una decisione del Tribunale amministrativo federale svizzero ha scosso il mondo finanziario, gettando nuova luce sul controverso salvataggio di Credit Suisse avvenuto nel marzo 2023. La sentenza, emessa il 1° ottobre 2025 e resa pubblica il 14 ottobre 2025, dichiara illegale l’azzeramento degli strumenti di capitale “Additional Tier 1” (AT1) di Credit Suisse, per un valore nominale di 16,5 miliardi di franchi svizzeri. Questa mossa, decisa dalla FINMA (Autorità di vigilanza sui mercati finanziari elvetica) alla vigilia della fusione tra Credit Suisse e UBS, aveva suscitato immediate proteste da parte di investitori, legali e analisti.
La corte ha convalidato il diritto dei ricorrenti a presentare ricorso e ha revocato ufficialmente la determinazione dell’autorità di vigilanza finanziaria svizzera.

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Le Motivazioni della Sentenza
Il fulcro della questione risiede nella mancanza di una base legale solida per giustificare l’azzeramento degli AT1. Stando al Tribunale amministrativo federale, la cancellazione degli AT1 ordinata dalla FINMA “costituiva una grave ingerenza nei diritti di proprietà degli obbligazionisti” e avrebbe dovuto essere supportata da un fondamento giuridico “chiaro e formale”. I giudici hanno stabilito che tale base legale non sussisteva al momento della decisione.
Il tribunale ha altresì sottolineato che, nel momento in cui l’azzeramento fu disposto, Credit Suisse disponeva di un’adeguata capitalizzazione e rispettava i parametri normativi relativi ai suoi fondi propri. Le misure adottate dal governo svizzero e dalla Banca Nazionale Svizzera (BNS) avevano il solo scopo di assicurare la liquidità e non incidevano direttamente sulla componente di capitale proprio, secondo l’interpretazione delle clausole contrattuali dei prestiti.
Le Reazioni degli Esperti
La sentenza ha generato un acceso dibattito tra gli esperti del settore finanziario. Alcuni, come il professore di diritto economico dell’Università di Berna, Peter V. Kunz, hanno accolto positivamente la decisione, sostenendo che l’annullamento delle obbligazioni AT1 non fosse giuridicamente lecito, in quanto le condizioni contrattuali prevedevano l’annullamento solo in caso di problemi di capitale proprio, e non di liquidità.
Altri professionisti, come Alfred Mettler, professore presso lo Swiss Finance Institute, hanno manifestato opinioni discordanti, ritenendo la pronuncia “sbagliata dal punto di vista economico”. Secondo Mettler, i bond AT1 erano stati specificamente pensati per essere azzerati in circostanze critiche come quella che ha colpito Credit Suisse, quando la sopravvivenza stessa dell’istituto bancario era gravemente compromessa.
Quali Scenari Futuri?
La decisione emanata dal Tribunale amministrativo federale costituisce un pronunciamento non definitivo e può essere oggetto di ricorso presso la Corte Suprema svizzera, che rappresenta l’ultima istanza giudiziaria nel paese. Fino ad allora, l’effettivo esito economico per gli obbligazionisti resta incerto.
Se la sentenza dovesse essere confermata, UBS potrebbe essere chiamata a restituire i 16,5 miliardi di franchi svizzeri ai detentori delle obbligazioni AT1. Tuttavia, è probabile che UBS si opponga a tale richiesta, sostenendo di essersi fidata della FINMA e che tale fiducia sia stata tradita. In questo scenario, non è escluso che a pagare possano essere i contribuenti svizzeri.
Implicazioni Economiche e Finanziarie: Un’Analisi Approfondita
Questa vicenda solleva interrogativi cruciali sulla stabilità del sistema finanziario e sulla tutela degli investitori. La decisione di azzerare gli AT1, pur controversa, era stata giustificata come misura necessaria per evitare il collasso di Credit Suisse e scongiurare una crisi sistemica. La sentenza del tribunale mette in discussione la legittimità di tale decisione e potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della regolamentazione finanziaria.
La vicenda degli AT1 di Credit Suisse evidenzia la complessità e i rischi associati agli strumenti finanziari ibridi, che combinano caratteristiche del debito e del capitale. Questi strumenti, pur offrendo rendimenti potenzialmente elevati, sono anche soggetti a rischi significativi, come l’azzeramento in caso di difficoltà finanziarie dell’emittente.
Riflessioni Finali: Un’Opportunità per l’Educazione Finanziaria
La vicenda degli AT1 di Credit Suisse ci offre un’importante lezione sull’importanza dell’educazione finanziaria. Comprendere i rischi e le opportunità associati ai diversi strumenti finanziari è fondamentale per prendere decisioni di investimento consapevoli e proteggere i propri risparmi.
Una nozione base di economia e finanza che possiamo trarre da questa vicenda è il concetto di rischio e rendimento. Gli investimenti con rendimenti potenzialmente più elevati sono spesso associati a rischi maggiori. Nel caso degli AT1, gli investitori erano attratti dai rendimenti interessanti, ma non erano pienamente consapevoli del rischio di azzeramento in caso di crisi.
Una nozione avanzata è il concetto di moral hazard. Questo si verifica quando una parte (in questo caso, le banche) si assume più rischi perché sa che, in caso di problemi, sarà salvata da un’altra parte (in questo caso, lo Stato). La vicenda di Credit Suisse solleva interrogativi sulla possibilità che le banche si assumano rischi eccessivi, sapendo di poter contare sul sostegno pubblico in caso di necessità.
Questa vicenda ci invita a una riflessione personale: siamo davvero consapevoli dei rischi che ci assumiamo quando investiamo i nostri risparmi? Cerchiamo di informarci e di comprendere a fondo gli strumenti finanziari che utilizziamo, oppure ci affidiamo ciecamente ai consigli di esperti o intermediari? La risposta a queste domande può fare la differenza tra un investimento di successo e una perdita finanziaria.
- Comunicato stampa ufficiale del Tribunale Amministrativo Federale sull'azzeramento AT1.
- Comunicato FINMA sull'azzeramento degli strumenti AT1 di Credit Suisse.
- Sito ufficiale FINMA, autorità di vigilanza sui mercati finanziari svizzeri.
- Sito ufficiale della FINMA, autorità di vigilanza sui mercati finanziari svizzeri.







