Allarme AI: Bolla speculativa o futuro dorato? La verità sconvolgente

L’attenzione della finanza globale è catturata dall’ascesa fulminea dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dalle sue ripercussioni sui listini azionari. L’entusiasmo iniziale, scatenato dal debutto di ChatGPT nel novembre del 2022, ha indotto molti investitori a considerare l’AI come il megatrend del futuro. Tuttavia, emergono dubbi sulla solidità di questa espansione e sulla minaccia di una potenziale bolla speculativa.

L’ascesa di Oracle e il ruolo di Trump

Un esempio lampante di questo fervore per l’AI è rappresentato da Oracle, impresa specializzata in servizi di cloud e archiviazione dati. In una sola giornata di negoziazioni, il valore azionario di Oracle è schizzato del 40%, avvicinando la capitalizzazione di mercato dell’azienda alla soglia dei 1000 miliardi di dollari. Questo incremento eccezionale è stato attribuito non soltanto ai risultati finanziari incoraggianti (un fatturato di 57 miliardi di dollari e un profitto netto di 12 miliardi), ma anche allo stretto legame dell’impresa con l’amministrazione Trump, agli ordini del Pentagono e all’accordo con Open AI.
La vittoria di Trump alle elezioni ha portato alla ribalta un capitalismo finanziario con connotazioni politiche di estrema destra. Per Trump, settori come il gas naturale, il petrolio, gli armamenti, l’automotive e l’innovazione tecnologica sono vitali. È essenziale che la gigantesca bolla finanziaria negli Stati Uniti non scoppi, perché travolgerebbe l’intero sistema-paese. Questa speculazione finanziaria è stata edificata su una narrazione di profonda intesa, sostenuta dall’influenza politica, capace di mantenere coeso il capitalismo finanziario più potente a livello globale.

Megatrend o bolla speculativa?

Superata la fase iniziale di esaltazione, gli investitori si trovano adesso a un punto di svolta: l’ascesa tumultuosa dell’AI è stata soltanto un fuoco di paglia? La fase di disincanto sta per terminare? Oppure, cosa ancora più grave, i prezzi elevati raggiunti dai titoli suggeriscono l’imminente esplosione di una bolla? L’andamento dell’anno in corso è quasi nullo, un segnale che la corsa ha subito un rallentamento necessario dopo l’ebbrezza iniziale. L’AI inoltre presenta una volatilità sistematicamente più elevata, intorno al 25% su base annua, che la rende il comparto più instabile nel settore tecnologico.

Gli esperti di gestione patrimoniale si stanno impegnando a fondo per individuare quali segmenti dell’intelligenza artificiale siano destinati a prosperare maggiormente in futuro e quali, invece, abbiano sperimentato un’espansione sproporzionata. Un esempio lampante e recente è quello di Oracle, azienda specializzata in infrastrutture cloud per l’intelligenza artificiale, che, dopo aver diffuso previsioni estremamente ottimistiche sui guadagni dei prossimi anni, ha visto il proprio titolo impennarsi del 40% in una sola sessione di borsa. Nella prima metà del 2025, i profitti delle principali aziende tecnologiche americane sono aumentati in media del 23%, superando le aspettative degli analisti e performando meglio della maggior parte degli altri settori.

Come investire nell’AI: ETF e fondi a confronto

Esistono diverse modalità per investire nel settore dell’AI, tra cui fondi ed ETF tematici. L’istituto di analisi finanziaria piemontese ha individuato 16 tra fondi ed ETF focalizzati su questo megatrend, i quali hanno registrato una performance media del 2,7% nel 2025 e del 26,4% su base annua. Tutto ciò si accompagna a costi medi dell’1,15%, ma con una notevole variabilità: si oscilla infatti dallo 0,35% per i prodotti a gestione passiva fino al 2,39% per i fondi comuni a gestione attiva.

Per Giancarlo Sandrin, deputy head of wholesale distribution, “oggi è più che mai cruciale esporsi a titoli che abbiano l’esposizione all’AI come fonte principali di ricavi”. Amundi, con il suo ETF MSCI Robotics & AI, si propone di identificare “nomi di spicco nel campo dell’intelligenza artificiale oltre ad aziende industriali che incorporano l’AI nei propri prodotti e servizi in diversi settori”. Christophe Pouchoy, international equity fund manager, individua “opportunità di investimento con valutazioni attraenti in termini di crescita futura nei segmenti dei servizi Internet e cloud e degli applicativi software”.

AI: Innovazione o Speculazione? Un Equilibrio Delicato

La crescita esponenziale dell’intelligenza artificiale solleva interrogativi cruciali: siamo di fronte a una rivoluzione tecnologica destinata a trasformare radicalmente il nostro mondo, o a una bolla speculativa pronta a scoppiare? La risposta, come spesso accade, si trova in un equilibrio delicato tra innovazione e speculazione.

Brice Prunas, fund manager del comparto Oddo Bhf Am, non ritiene che la situazione attuale preannunci una bolla e, per chiarire il suo punto di vista, fa ricorso a un paragone con la crisi delle Dotcom all’inizio degli anni Duemila. A differenza della bolla di Internet di venticinque anni fa, le valutazioni dell’AI possono ancora essere determinate attraverso multipli di utili o flussi di cassa liberi adeguati, il che costituisce una differenza significativa. La capacità di monetizzare i considerevoli investimenti finora realizzati potrebbe derivare dagli impieghi volti all’incremento della produttività in settori che fanno largo uso di dati, spaziando dalla sanità al software, dai servizi finanziari al comparto manifatturiero, senza dimenticare le applicazioni rivoluzionarie già presenti, ad esempio, nel settore della pubblicità.
Amici lettori, in questo scenario complesso, è fondamentale comprendere un concetto base dell’economia: la diversificazione. Non mettere tutte le uova nello stesso paniere è un principio fondamentale per mitigare i rischi e proteggere i propri investimenti.

Un concetto più avanzato è quello del value investing, ovvero la ricerca di aziende sottovalutate dal mercato. In un settore in rapida crescita come l’AI, individuare le aziende con un solido potenziale di crescita e valutazioni ragionevoli può rappresentare un’opportunità interessante.
Riflettete: l’intelligenza artificiale è destinata a plasmare il nostro futuro, ma è importante approcciarsi a questo settore con consapevolezza e prudenza, valutando attentamente i rischi e le opportunità.
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Secondo Giancarlo Sandrin, responsabile della distribuzione wholesale, al giorno d’oggi, è più importante che mai investire in azioni che traggano la maggior parte dei loro guadagni dall’AI.
Christophe Pouchoy, gestore di fondi azionari internazionali, evidenzia occasioni di investimento con valutazioni interessanti in termini di potenziale di crescita futura nei settori dei servizi internet e cloud e nelle applicazioni software.
* A differenza della bolla di internet di circa un quarto di secolo fa, le valutazioni dell’AI possono ancora essere calcolate usando multipli di profitti o flussi di cassa disponibili corretti, il che rappresenta un elemento di distinzione cruciale.