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- Klarna valutata 17 miliardi di dollari al debutto al NYSE.
- Età media IPO nel 2024: 16 anni, vs 12 nel 2015.
- Almeno 62 nuove imprese create da ex dipendenti Klarna.
- Circa il 45% degli utenti BNPL ha avuto dispute legali.
- Errori di fatturazione: principale causa dispute BNPL (62%).
Questo evento segna una svolta rilevante all’interno del contesto finanziario mondiale, apportando considerazioni fondamentali per coloro che operano come investitori, imprenditori e consumatori.
Il lungo cammino di Klarna verso Wall Street
Dopo vent’anni di attività, la fintech svedese Klarna ha fatto il suo ingresso al New York Stock Exchange (NYSE), un evento celebrato dal cofondatore e CEO Sebastian Semiatkowski come la vittoria di un gruppo di “sognatori testardi di Stoccolma”. Durante la giornata inaugurale di scambi, il titolo ha registrato una crescita, spingendo la valutazione di mercato a *17 miliardi di dollari. Questo risultato è il culmine di un percorso complesso, caratterizzato da fluttuazioni di valutazione, conflitti interni e un mercato in continua evoluzione. La storia di Klarna dimostra che la costruzione di una startup di successo richiede tempo, perseveranza e una notevole capacità di adattamento. Secondo un’analisi di CB Insights, l’età media delle nuove imprese che si quotano in borsa nel 2024 è di 16 anni, in aumento rispetto ai 12 anni del 2015. Le turbolenze del mercato e le tensioni interne hanno contribuito a ritardare l’IPO di Klarna. Nel 2021, al culmine degli investimenti, un’iniziativa di SoftBank ha portato la stima della società a 46 miliardi di dollari. Nel corso del 2024, il consiglio ha vissuto un momento di tensione quando Matt Miller di Sequoia ha cercato invano di rimuovere Mike Moritz dalla sua carica di presidente.
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L’impatto sull’ecosistema e le lezioni per l’Europa
L’IPO di Klarna ha un impatto positivo sull’ecosistema delle startup, alimentando nuove ambizioni, riciclando capitali e attirando investitori. Secondo Nick Katz, almeno 62 imprese emergenti sono state fondate da individui che in precedenza hanno lavorato per Klarna, tra cui Niklas Adalberth (cofondatore di Klarna e creatore di Norrsken), Sara Johansson (fondatrice di Briqpay) e Lena Hackelöer (fondatrice di Brite Payments). Si stima che oltre 40 dipendenti di Klarna siano diventati milionari grazie all’IPO, creando un nuovo nucleo di “Klarna mafia” pronto a diffondere competenze e capitali nell’ecosistema tecnologico europeo. Tuttavia, l’IPO di Klarna evidenzia anche le debolezze dei mercati dei capitali europei. Semiatkowski aveva considerato una quotazione a Londra, attratto da un quadro normativo più flessibile post-Brexit, ma la maggiore liquidità e le valutazioni più elevate offerte da Wall Street hanno prevalso. Prima della quotazione, i maggiori azionisti di Klarna erano principalmente investitori non europei, sollevando interrogativi sul ruolo e la partecipazione degli investitori europei.

I rischi del “compra ora, paga dopo”
Nel contesto dell’affermazione costante di Klarna nel mercato dei pagamenti digitali emergono crescenti preoccupazioni riguardo ai potenziali pericoli insiti nel modello “Buy Now Pay Later” (BNPL). Stando ai report forniti da LegalShield, si stima che quasi il 40% degli utenti ignori le conseguenze significative che l’uso dei servizi BNPL può esercitare sul loro punteggio creditizio. La compagnia svedese Klarna si posiziona come figura dominante nell’arena internazionale del credito al consumo; essa fornisce prestiti brevi e privi d’interessi a oltre 111 milioni di utenti, collaborando attivamente con circa 790.000 retailer. Un’indagine condotta da LegalShield rivela impressionanti statistiche: ben tre quarti delle persone hanno fatto uso dei servizi BNPL; mentre uno studio realizzato da Bankrate mette in luce come circa il 30% degli adulti americani abbia testato questa forma alternativa d’acquisto almeno una volta nella vita. Pur concedendo la chance vantaggiosa della rateizzazione su spese sostanziali, questo sistema rischia anche di propinare erroneamente strade verso indebiti ingenti. Rebecca A. A. Carter, avvocata presso LegalShield, sottolinea l’aumento delle segnalazioni relative all’indebitamento personale dovuto alla concentrazione di pagamenti su molteplici piattaforme differenti. In vista dell’autunno, FICO intraprenderà l’integrazione di dati pertinenti ai servizi BNPL nella formulazione del credit score, sebbene Klarna non prenderà parte a questa iniziativa in questo periodo. Inoltre, è stato evidenziato da LegalShield che circa il 45% degli utilizzatori dei servizi BNPL ha dovuto affrontare dispute legali o contrattuali relative all’uso di tali sistemi. Tali controversie derivano soprattutto da errori di fatturazione, rappresentanti il 62%, e dalla richiesta di pagamento anche dopo la restituzione delle merci già acquistate, (60%).
Riflessioni conclusive: Un’opportunità con responsabilità
Il debutto di Klarna a Wall Street rappresenta un momento di svolta per l’azienda e per l’intero settore fintech. Tuttavia, è fondamentale considerare i rischi associati al modello BNPL e promuovere un utilizzo consapevole di questi servizi. L’innovazione finanziaria deve andare di pari passo con la tutela dei consumatori e la promozione di una cultura finanziaria responsabile.
Amici, parliamoci chiaro: l’ascesa di Klarna è un esempio lampante di come l’innovazione possa trasformare il panorama finanziario. Ma, come ogni strumento potente, il “compra ora, paga dopo” va maneggiato con cura. Ricordate la regola aurea: non spendete mai più di quanto guadagnate. Una nozione base di economia e finanza che si applica perfettamente a questo contesto è il concetto di leva finanziaria. Il BNPL, in fondo, è una forma di leva: vi permette di acquistare beni e servizi che altrimenti non potreste permettervi immediatamente. Tuttavia, come ogni leva, amplifica sia i guadagni che le perdite. Se sfruttata in modo appropriato, questa pratica ha il potenziale per ampliare significativamente le vostre possibilità economiche. Al contrario, se viene impiegata senza considerazione alcuna, rischia di condurvi verso situazioni di indebitamento severo con conseguenti complicazioni economiche.
Uno degli aspetti più complessi da considerare è rappresentato dal rischio sistemico*. La crescente adozione del BNPL potrebbe introdurre uno scenario rischioso all’interno del tessuto finanziario globale. Qualora una porzione consistente della clientela non riuscisse a onorare i propri impegni relativi ai debiti accumulati tramite questa modalità, si avrebbe l’effetto domino che potrebbe generare una crisi monetaria profonda. Per tale ragione risulta imperativo che gli organismi preposti alla vigilanza esercitino una sorveglianza accurata sul comparto e intraprendano azioni necessarie per attenuare tali minacce.
Prendetevi un momento per riflettere: avete realmente cognizione dell’utilizzo che fate di queste offerte? Siete soliti elaborare con attenzione le vostre decisioni d’acquisto oppure vi abbandonate alla spontaneità momentanea? Le vostre risposte potrebbero segnare la distinzione cruciale tra stabilità economica futura e caduta nel baratro dei debiti.
- Comunicato stampa ufficiale sull'IPO di Klarna e quotazione al NYSE.
- Comunicato stampa sull'Annual Report 2024, utile per approfondire i risultati finanziari.
- Studio LegalShield sui rischi del 'Compra Ora, Paga Dopo' negli USA.
- Informazioni sul fondo di Venture Capital Norrsken, fondato dal co-fondatore di Klarna.







