Come l’instabilità dei mercati influenzerà i tuoi investimenti nel 2025

Un’Analisi Approfondita

La giornata del 2 settembre 2025 è stata caratterizzata da una marcata avversione al rischio sui mercati finanziari globali. Le incertezze economiche, geopolitiche e le rinnovate tensioni commerciali hanno spinto gli investitori verso beni rifugio, con l’oro che ha toccato nuovi massimi da aprile. Piazza Affari ha subito un calo generalizzato, con alcune eccezioni notevoli.

A Milano, l’indice principale ha registrato una flessione dell’1,6%. Particolarmente colpiti sono stati i titoli di Mps e Mediobanca, in un contesto di rinnovato interesse per l’offerta pubblica di scambio (OPS) da parte di Rocca Salimbeni su Piazzetta Cuccia. Il Monte dei Paschi di Siena ha proposto un’integrazione in denaro pari a 0,90 euro per azione, nel tentativo di colmare il divario di valutazione con il prezzo di mercato di Mediobanca. Questa mossa ha trasformato l’offerta in un’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS), valutando Piazzetta Cuccia con un premio dello 0,4% rispetto alle quotazioni attuali. Mps ha rinunciato alla condizione di soglia, ma l’offerta non si concretizzerà se la partecipazione finale sarà inferiore al 35% dei diritti di voto. Il consiglio di amministrazione di Mediobanca è atteso a breve per valutare la nuova proposta.

Performance Contrastanti: Ferrari e Buzzi in Controtendenza

In un mercato prevalentemente negativo, Ferrari ha brillato con un aumento dell’1,9%, sostenuta dalle prospettive positive degli analisti sul settore del lusso, che si dimostra resiliente alle turbolenze macroeconomiche. Anche Buzzi ha registrato una performance positiva (+0,27%), grazie alla promozione di Morgan Stanley, che ha alzato il rating a “overweight” con un target price di 53 euro. Al contrario, Leonardo ha subito un calo del 3,93% dopo i recenti guadagni, mentre Stellantis ha ceduto il 2,67%, nonostante i dati positivi sulle immatricolazioni in Italia ad agosto.

Oro Bene Rifugio: Massimi da Aprile e Influenze Macroeconomiche

L’oro ha raggiunto i massimi da aprile, attestandosi a 3.477 dollari l’oncia. Questo aumento è stato alimentato dalle aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) e dalle incertezze legate ai dazi commerciali. Un tribunale d’appello americano ha dichiarato nulle la maggior parte delle imposte doganali introdotte dall’ex presidente Trump, rafforzando così la funzione dell’oro come protezione contro l’incertezza. Nonostante una certa volatilità causata da timori sui dazi, l’oro ha mantenuto un buon supporto, beneficiando anche degli acquisti da parte delle banche centrali, che continuano a diversificare le proprie riserve in dollari. Nel secondo trimestre del 2025, le banche centrali hanno aumentato le proprie riserve auree, con acquisti netti per 22 tonnellate nel solo mese di giugno. Tuttavia, i prezzi elevati hanno influito negativamente sulla domanda di gioielli in oro, soprattutto in India e Cina.

I flussi di capitale verso gli ETF basati sull’oro fisico hanno registrato una significativa accelerazione, in modo particolare nel continente nordamericano. Si anticipa una frenata dell’economia statunitense, che potrebbe indurre la Federal Reserve a ridurre i tassi di interesse di almeno mezzo punto percentuale prima della fine dell’anno. Questo dovrebbe ridurre il costo-opportunità di detenere oro e indebolire ulteriormente il dollaro. L’incertezza macroeconomica e politica dovrebbe rimanere elevata nei prossimi mesi, mantenendo l’oro in una posizione favorevole.

Mercato valutario e materie prime

Sul fronte valutario, il dollaro ha recuperato terreno, attestandosi a 1,1658 contro l’euro. Il prezzo del greggio mostra una tendenza al rialzo, con il West Texas Intermediate (WTI) a 65,73 dollari al barile e il Brent a 69,24 dollari al barile. Anche il gas ha registrato un aumento, raggiungendo i 32,58 euro al megawattora. Relativamente al comparto delle materie prime, l’oro in pronta consegna è negoziato a 3.514 dollari l’oncia, mentre i contratti future si attestano a 3.536 dollari.

Navigare l’Incertezza: Strategie di Risparmio e Investimento

In un contesto di elevata incertezza economica e finanziaria, è fondamentale adottare strategie di risparmio e investimento prudenti e ben ponderate. La diversificazione del portafoglio rimane una delle regole d’oro per mitigare i rischi e proteggere il capitale. Investire in diverse asset class, come azioni, obbligazioni, materie prime e immobili, può contribuire a ridurre la volatilità complessiva del portafoglio e a migliorare i rendimenti a lungo termine.

Un’altra strategia importante è quella di concentrarsi su investimenti di valore, ovvero titoli sottovalutati dal mercato ma con fondamentali solidi e prospettive di crescita a lungo termine. Questi investimenti possono offrire un margine di sicurezza maggiore in periodi di turbolenza e generare rendimenti superiori nel tempo. Infine, è essenziale mantenere una prospettiva a lungo termine e non farsi prendere dal panico durante le fasi di ribasso del mercato. La storia dimostra che i mercati finanziari tendono a recuperare nel tempo, e vendere durante i momenti di crisi può comportare perdite significative.

Amici lettori, in questo scenario complesso, una nozione base di economia che può esservi utile è il concetto di “bene rifugio”. Un bene rifugio è un asset che tende a mantenere o aumentare il suo valore durante periodi di incertezza economica o finanziaria. L’oro è un esempio classico, ma anche valute come il dollaro USA o titoli di stato considerati sicuri possono svolgere questa funzione. Comprendere quali sono i beni rifugio e come si comportano in diverse condizioni di mercato può aiutarvi a proteggere il vostro capitale e a navigare le turbolenze finanziarie con maggiore serenità.

Per chi desidera approfondire, una nozione più avanzata riguarda la “teoria del portafoglio” di Harry Markowitz. Questa teoria, premio Nobel per l’economia, dimostra come sia possibile costruire un portafoglio di investimenti ottimale, ovvero un portafoglio che massimizza il rendimento atteso per un dato livello di rischio, o minimizza il rischio per un dato livello di rendimento. La diversificazione è un elemento chiave di questa teoria, in quanto consente di ridurre il rischio complessivo del portafoglio senza necessariamente sacrificare il rendimento. Riflettete su come questa teoria possa essere applicata alle vostre scelte di investimento, tenendo conto del vostro orizzonte temporale, della vostra tolleranza al rischio e dei vostri obiettivi finanziari.