Delfin scommette su Mps: ecco la strategia dietro la mossa

La holding Delfin, fulcro degli interessi finanziari della famiglia Del Vecchio, sta orchestrando una manovra strategica di notevole portata nel panorama finanziario italiano. In un contesto in cui le dinamiche tra Mediobanca e Monte dei Paschi di Siena (MPS) si fanno sempre più intricate, Delfin sembra pronta a giocare un ruolo da protagonista. La decisione di aderire all’offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da MPS su Mediobanca rappresenta un segnale forte e chiaro delle intenzioni della holding.

Delfin, detentrice di una quota significativa del 19,9% in Mediobanca, avrebbe già comunicato alle banche depositarie la volontà di consegnare l’intero pacchetto azionario a MPS. Questa mossa, sebbene non ancora integralmente registrata in Borsa per ragioni tecniche legate alla frammentazione dei depositi presso diversi istituti, assume un significato politico ed economico rilevante. A pochissimi giorni dall’assemblea di Mediobanca, fissata per deliberare sull’OPS relativa a Banca Generali, Delfin pare rivolgere lo sguardo altrove, concentrandosi sul supporto all’offerta di MPS, il cui termine è fissato per l’8 settembre 2025.

Le Implicazioni Strategiche dell’Adesione di Delfin

La strategia di Delfin si inserisce in un quadro più ampio di riposizionamento nel settore bancario italiano. La holding, già azionista di MPS con il 9,9%, si appresta a diventare il principale azionista privato dell’istituto senese, qualora l’OPS su Mediobanca dovesse andare a buon fine. Questo scenario vedrebbe MPS controllare Mediobanca, con Delfin in una posizione di forza all’interno della nuova entità.
È importante sottolineare che Delfin ha sostenuto fin da subito i progetti di MPS, affiancandosi ad altri azionisti di rilievo come il gruppo Caltagirone, Banco BPM con Anima e il Ministero dell’Economia. La mossa di Delfin getta le basi per un progressivo disimpegno dalla partecipazione diretta in Mediobanca, un percorso iniziato nel 2019. Tuttavia, questo non significa un abbandono del settore, bensì un passaggio a un ruolo di maggiore influenza all’interno di MPS, che a sua volta controllerà Mediobanca.

L’OPS di MPS e le Dinamiche di Mercato

Nonostante l’OPS di MPS presenti ancora uno sconto rispetto alla capitalizzazione di Mediobanca (stimato al 2,3%, pari a circa 400 milioni di euro), Delfin sembra voler lanciare un segnale di fiducia verso l’operazione. L’appoggio di un azionista di tale rilevanza in entrambe le banche potrebbe permettere al CEO di MPS, Luigi Lovaglio, di gestire l’andamento dell’offerta su Piazzetta Cuccia in maniera ottimale, aprendo la strada a un possibile rilancio più adeguato.

Le adesioni all’OPS, sebbene abbiano subito un rallentamento negli ultimi giorni, hanno raggiunto quota 161.803.294, pari al 19,4176% delle azioni oggetto dell’offerta. Secondo indiscrezioni, l’aumento delle adesioni sarebbe in gran parte attribuibile alle azioni detenute da Delfin. La finanziaria degli eredi Del Vecchio sembra intenzionata a consegnare l’intera sua quota del 19,9% prima dell’assemblea di Mediobanca.

Il Ruolo della BCE e le Prospettive Future

La Banca Centrale Europea (BCE) ha autorizzato Delfin a detenere una quota in MPS fino al 19,99%. Questa autorizzazione, concessa il 12 agosto 2025, apre la strada a un ulteriore rafforzamento della posizione di Delfin all’interno dell’istituto senese. L’eventuale adesione all’OPS di MPS su Mediobanca porterebbe la quota di Delfin in MPS a crescere ulteriormente, consolidando il suo ruolo di primo azionista di Rocca Salimbeni.

Un Nuovo Equilibrio nel Settore Bancario Italiano

L’operazione orchestrata da Delfin potrebbe portare a un nuovo equilibrio nel settore bancario italiano. La creazione di un polo bancario con MPS al controllo di Mediobanca, con Delfin come azionista di riferimento, potrebbe ridefinire le dinamiche competitive e favorire la nascita di un player di maggiore dimensione e rilevanza a livello europeo. La strategia di Delfin, pur complessa e articolata, sembra mirare a un obiettivo chiaro: consolidare la propria presenza nel settore bancario italiano, assumendo un ruolo di leadership all’interno di un gruppo bancario di primaria importanza.

In conclusione, l’operazione in corso rappresenta un esempio di come le strategie finanziarie possano essere utilizzate per rimodellare interi settori economici. La capacità di Delfin di muoversi con agilità e determinazione in un contesto complesso come quello del sistema bancario italiano dimostra la sua solidità e la sua visione strategica di lungo termine.

Amici lettori, cerchiamo di capire meglio cosa significa tutto questo per noi.

Una nozione base di economia che si applica perfettamente a questa situazione è la diversificazione del portafoglio. Delfin, in questo caso, sta riallocando i propri investimenti, riducendo l’esposizione diretta in Mediobanca per aumentare quella in MPS, che a sua volta controllerà Mediobanca. Questo può essere visto come una forma di diversificazione, poiché la holding non sta abbandonando completamente il settore bancario, ma sta semplicemente modificando la sua strategia di investimento.
Un concetto più avanzato è quello della teoria dei giochi. Le mosse di Delfin possono essere interpretate come una serie di decisioni strategiche volte a massimizzare il proprio profitto in un contesto di interazione con altri attori (come MPS, Mediobanca, BCE). Ogni decisione (aderire all’OPS, aumentare la quota in MPS) influenza le decisioni degli altri partecipanti, creando un complesso gioco di equilibri e contro-equilibri.

Vi invito a riflettere su come queste dinamiche influenzano il vostro approccio agli investimenti. Siete pronti a rivedere le vostre strategie in base ai cambiamenti del mercato? Siete consapevoli del ruolo che i grandi investitori possono giocare nel determinare l’andamento dei mercati finanziari?