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- L'ue si impegna ad acquistare 750 miliardi di dollari di energia usa.
- L'export italiano farmaceutico verso usa è di circa 10 miliardi.
- Il dollaro si è svalutato del 13% dopo il ritorno di Trump.
## Un Rischio Concreto per l’Economia Europea
L’apparente accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea, siglato a Turnberry, si rivela più fragile del previsto, gettando un’ombra di incertezza sull’economia europea. Nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Donald Trump, la solidità di questo “deal” è messa in discussione da diversi fattori, tra cui la sua stessa affidabilità, già compromessa da precedenti revoche di accordi commerciali con Canada e Messico. La mancanza di coerenza tra le dichiarazioni pubbliche di Trump e Ursula von der Leyen alimenta ulteriormente i dubbi, creando un clima di sfiducia che potrebbe scoraggiare gli investimenti delle imprese europee.
Un’analisi più approfondita dei termini dell’accordo rivela ulteriori criticità. In cambio di una riduzione dei dazi sull’export europeo verso gli Stati Uniti, l’Unione Europea si impegna ad acquistare prodotti energetici statunitensi per un valore di 750 miliardi di dollari in tre anni. Ciononostante, GaveKal Research ha evidenziato che l’esportazione globale statunitense di gas e petrolio, ai prezzi odierni, non supera i 141 miliardi di dollari annuali, il che rende l’onere per l’Europa pressoché insostenibile. Per l’Italia, ciò significherebbe spendere 30 miliardi di euro l’anno per acquistare gas esclusivamente dagli Stati Uniti, nonostante i contratti pluriennali già in essere con altri fornitori come Algeria, Azerbaigian e Norvegia.
Parimenti, la promessa di investimenti europei negli Stati Uniti per 600 miliardi di dollari appare del tutto impraticabile, imponendo all’Italia di raddoppiare la propria cadenza annuale di investimenti esteri e di concentrarli interamente in un’unica nazione. Questa situazione offre a Trump un pretesto per accusare l’Europa di non rispettare i patti e minacciare nuove ritorsioni, perpetuando un ciclo di incertezza e instabilità.
Impatto sui Mercati Finanziari e Settori Strategici
I mercati finanziari hanno inizialmente reagito positivamente all’accordo, ma ben presto hanno manifestato preoccupazione per le implicazioni negative sull’industria europea della difesa. La prospettiva di un aumento delle commesse militari a favore delle imprese americane ha penalizzato i titoli di gruppi europei come Leonardo, Thalès, Rheinmetall e Airbus, mentre i concorrenti americani come Lockheed Martin, Raytheon-Rtx, Northrop Grumman e Boeing hanno visto crescere il valore delle loro azioni. Questo scenario suggerisce che i contribuenti europei potrebbero finanziare la ricerca, la tecnologia e l’occupazione specializzata negli Stati Uniti a scapito dell’Europa.
Anche altri settori strategici, come il farmaceutico (con un export italiano di circa 10 miliardi di euro all’anno verso gli Stati Uniti), rimangono esposti all’incertezza dei dazi. Le borse di Francoforte e Parigi hanno subito un calo dopo l’iniziale euforia, mentre il settore automobilistico, pur beneficiando di una riduzione delle tariffe dal 25% al 15%, ha registrato performance negative. La svalutazione dell’euro, con un calo del 1,27% rispetto al dollaro, segnala una diffusa preoccupazione per una possibile frenata dell’economia europea. Gilles Moec di Axa stima una riduzione del prodotto interno lordo di mezzo punto percentuale, con il rischio di una crescita zero per l’Italia, mentre Nicola Mai di Pimco prevede una perdita di reddito di un punto percentuale, che potrebbe portare l’Italia in recessione.
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Il Dollaro Debole: Un’Arma a Doppio Taglio
L’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea introduce un dazio del 15% sulle merci europee esportate oltre Atlantico (50% su acciaio e alluminio), evidenziando una relazione transatlantica asimmetrica. La Commissione europea, in nome di una de-escalation, ha scelto di non reagire, rinunciando a contromisure sui 93 miliardi di euro di beni americani finiti nel mirino e a una tassa digitale sui servizi offerti dalle big tech statunitensi in Europa. Contemporaneamente, il dollaro si è svalutato del 13% rispetto all’euro da quando Trump è tornato alla Casa Bianca, un indebolimento che riflette la pressione del tycoon sulla Fed e l’incertezza generata dalle guerre commerciali.
Questo indebolimento del dollaro, sebbene possa sembrare un vantaggio per l’Europa, in realtà aggrava l’onere per le merci europee, sommando i dazi al cambio sfavorevole. Inoltre, mina la fiducia internazionale nella moneta americana, spingendo gli investitori verso beni rifugio alternativi come l’oro, il cui prezzo ha superato i 2.800 dollari l’oncia. La Trumponomics si trova di fronte a una contraddizione: da un lato, Trump vuole un dollaro forte per dettare le regole del gioco globale, dall’altro, l’America ha bisogno di un dollaro debole per contenere il disavanzo commerciale. Questa politica a corto respiro rischia di danneggiare i consumatori e le imprese americane, che dovranno affrontare costi più elevati per i beni importati e i beni intermedi.
[IMMAGINE=”Create an iconographic image inspired by neoplastic and constructivist art. The image should feature geometric shapes in a cold, desaturated color palette. It should depict the following elements:
1. Donald Trump: Represented by a stylized geometric figure, perhaps a sharp-edged rectangle, symbolizing his strong and sometimes rigid stance.
2. Ursula von der Leyen: Represented by a softer, more rounded geometric shape, possibly an oval or a curved line, symbolizing diplomacy and negotiation.
3. Euro Symbol (€): A stylized euro symbol integrated into the geometric composition, representing the European economy.
4. Dollar Symbol ($): A stylized dollar symbol, also integrated into the composition, representing the US economy.
5. Arrows: Vertical and horizontal lines forming arrows that intersect and sometimes point in opposite directions, symbolizing trade flows and potential conflicts.
The overall style should be clean, minimalist, and easily understandable, with no text included.”]
Superare la Debolezza: Una Strategia per il Futuro Economico Europeo
Di fronte a questa situazione di incertezza e fragilità, è fondamentale che l’Europa adotti una strategia proattiva per superare la sua debolezza cronica e proteggere i propri interessi economici. Invece di affidarsi alla saggezza di Trump, l’Unione Europea deve rafforzare la propria autonomia strategica, diversificare i propri partner commerciali e investire in settori chiave come la tecnologia, l’energia e la difesa. È necessario promuovere una politica industriale europea ambiziosa, in grado di sostenere la competitività delle imprese europee e creare posti di lavoro di qualità. Inoltre, l’Europa deve difendere i propri valori e interessi nel contesto internazionale, opponendosi a pratiche commerciali sleali e promuovendo un sistema multilaterale basato su regole.
Solo attraverso un approccio determinato e lungimirante l’Europa potrà superare le sfide attuali e costruire un futuro economico prospero e sostenibile.
Riflessioni Finali: Navigare le Acque Agitate dell’Economia Globale
Amici lettori, in questo scenario complesso e in continua evoluzione, è cruciale comprendere alcuni concetti fondamentali di economia e finanza. Uno di questi è il tasso di cambio, ovvero il valore di una valuta rispetto a un’altra. Come abbiamo visto, le fluttuazioni del tasso di cambio possono avere un impatto significativo sulle esportazioni e sulle importazioni, influenzando la competitività delle imprese e il potere d’acquisto dei consumatori. Un euro debole, ad esempio, rende più costose le importazioni e più competitive le esportazioni europee, mentre un euro forte ha l’effetto opposto.
Un concetto più avanzato è quello di “currency war”, ovvero una competizione tra paesi per svalutare la propria valuta al fine di ottenere un vantaggio competitivo nel commercio internazionale. Questa pratica, sebbene possa portare benefici a breve termine, rischia di innescare una spirale negativa di svalutazioni competitive, con conseguenze dannose per l’economia globale. In questo contesto, è fondamentale che i paesi cooperino per mantenere la stabilità dei tassi di cambio e promuovere una crescita economica equilibrata e sostenibile.
Vi invito a riflettere su come le dinamiche economiche globali influenzino la vostra vita quotidiana e le vostre scelte finanziarie. Informarsi, comprendere e adattarsi ai cambiamenti è essenziale per proteggere il vostro patrimonio e cogliere le opportunità che si presentano in un mondo sempre più interconnesso.







