Allarme crypto: società bitcoin a rischio ‘spirale della morte’?

Il mondo delle criptovalute, in particolare Bitcoin, è al centro di un acceso dibattito. Dopo un periodo di previsioni estremamente positive, arrivano segnali di cautela da parte di importanti gestori di fondi. L’attenzione non è tanto sull’asset Bitcoin in sé, quanto sulle strategie di alcune società quotate che stanno investendo massicciamente in criptovalute. Franklin Templeton, un gestore attivo nel settore degli ETF crypto e con un fondo tokenizzato, ha espresso preoccupazioni riguardo a questa tendenza, definita da alcuni come un “trucco dei soldi infiniti”.

La preoccupazione principale riguarda il potenziale rischio di un ciclo negativo. Se il prezzo delle criptovalute dovesse diminuire, il valore delle azioni di queste società potrebbe crollare, portando a vendite di Bitcoin per sostenere il prezzo delle azioni. Questo, a sua volta, potrebbe deprimere ulteriormente il prezzo di Bitcoin, innescando un circolo vizioso che danneggerebbe sia le società che il mercato delle criptovalute nel complesso.

La “spirale della morte” delle aziende detentrici di Bitcoin

Un rapporto della società di venture capital Breed ha lanciato un allarme simile, prevedendo che solo poche aziende con tesorerie in Bitcoin sopravvivranno alla prova del tempo. La sopravvivenza di queste aziende dipenderà dalla loro capacità di mantenere il valore delle azioni significativamente superiore al Net Asset Value (NAV), ovvero il valore totale degli asset di una società meno le sue passività.
Breed ha delineato le fasi di un potenziale declino:
1. Il prezzo di Bitcoin scende, riducendo il MNAV (Multiple of Net Asset Value) e avvicinando il valore delle azioni al NAV effettivo.
2. Le società trovano difficoltà nell’assicurarsi finanziamenti, cruciali per convertire dollari in declino in asset deflazionistici.
3. Man mano che la disponibilità di credito si contrae, vengono attivate le chiamate a margine, costringendo le aziende a cedere Bitcoin.
4. Tali cessioni peggiorano la flessione del prezzo di Bitcoin, aprendo la strada ad acquisizioni da parte di concorrenti più stabili e, potenzialmente, a una fase prolungata di mercato ribassista.
Secondo Breed, solo le aziende con una leadership forte, un’esecuzione disciplinata, un marketing efficace e strategie innovative per aumentare il “Bitcoin-per-share” riusciranno a evitare questa “spirale della morte”.

Twenty One Capital e la strategia di accumulo Bitcoin supportata da Tether

In controtendenza rispetto a questi avvertimenti, Twenty One Capital, una nuova società supportata da Tether, si prepara alla quotazione in borsa con l’obiettivo di acquistare massicciamente Bitcoin. Il CEO Jack Mallers ha annunciato che la società utilizzerà il flusso di cassa aziendale per finanziare queste acquisizioni, puntando a diventare un attore di rilievo nel mercato. Twenty One Capital prevede di sviluppare prodotti finanziari nativi Bitcoin, come modelli di prestito e strumenti di mercato dei capitali, con l’obiettivo di integrare Bitcoin nella finanza aziendale e di sostituire i prodotti finanziari tradizionali. Nel luglio 2025, Tether e Bitfinex hanno spostato miliardi di dollari in Bitcoin a Twenty One Capital, incrementando il suo portafoglio a 420.000 BTC.

Quale futuro per le aziende crypto? Tra rischi e opportunità

Il panorama delle aziende che investono in Bitcoin è complesso e presenta sia rischi che opportunità. Da un lato, c’è il pericolo di un ciclo negativo, in cui un calo del prezzo di Bitcoin potrebbe innescare una spirale di vendite e un crollo del valore delle azioni. Dall’altro, ci sono aziende come Twenty One Capital che puntano sull’accumulo di Bitcoin e sullo sviluppo di nuovi prodotti finanziari basati su criptovalute.
La chiave per il successo sembra essere una gestione oculata del rischio, una strategia di finanziamento sostenibile e una visione a lungo termine. Le aziende che sapranno navigare in questo scenario complesso potranno beneficiare della crescente adozione di Bitcoin e delle opportunità offerte dal mercato delle criptovalute.

Navigare le acque agitate del mercato crypto: una bussola per l’investitore consapevole

Il mondo delle criptovalute è affascinante ma anche insidioso. Come abbiamo visto, l’entusiasmo per Bitcoin può portare alcune aziende a strategie rischiose, come l’indebitamento eccessivo per acquistare criptovalute. Questo ci porta a una nozione fondamentale di economia e finanza: la *diversificazione del portafoglio. Non mettere tutte le uova nello stesso paniere è un principio basilare per proteggere i propri investimenti.

Un concetto più avanzato, applicabile a questo scenario, è l’analisi del rischio sistemico*. Questo tipo di rischio non è specifico di una singola azienda o asset, ma riguarda l’intero sistema finanziario. Nel caso delle aziende che investono in Bitcoin, il rischio sistemico potrebbe derivare da una correlazione eccessiva tra il prezzo di Bitcoin e il valore delle loro azioni. Se il prezzo di Bitcoin crolla, il valore delle azioni di queste aziende potrebbe crollare a sua volta, creando un effetto domino che si propaga all’intero mercato.

Questa situazione ci invita a una riflessione: siamo davvero consapevoli dei rischi che ci assumiamo quando investiamo in criptovalute? Conosciamo a fondo le aziende in cui investiamo? Comprendiamo le dinamiche del mercato? La risposta a queste domande è fondamentale per navigare con successo le acque agitate del mondo crypto e proteggere i nostri risparmi.